Schianto tra auto e moto,
muore un 35enne
«Se n’è andato un ragazzo d’oro»

L'INCIDENTE lungo la superstrada 76, all’altezza dell’uscita Apiro-Mergo. A perdere la vita Federico Cerioni di Cupramontana, che dopo l'impatto è stato sbalzato nella scarpata che costeggia la carreggiata. Lascia la madre e la fidanzata, che vive nel Maceratese. Il ricordo del titolare dell'azienda di Jesi dove lavorava come meccanico: «Per descriverlo non bastano le parole. Era attaccatissimo al lavoro, e lo faceva con grande amore senza nemmeno guardare l’orologio»

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Federico Cerioni

Tragedia nella notte, poco dopo le 23, lungo la superstrada 76, all’altezza dell’uscita Apiro-Mergo.

In un incidente stradale nel quale sono rimaste coinvolte un’auto e una moto, un 35enne è morto dopo il violento impatto che lo ha fatto sbalzare sul ciglio della strada, facendolo poi finire nella scarpata che costeggia la carreggiata.

La vittima è Federico Cerioni, di Cupramontana.

Immediata la chiamata al 112 e l’arrivo sul posto delle ambulanze del 118, della croce Verde di Cupramontana e dell’automedica di Cingoli, vigili del fuoco e forze dell’ordine.

Il 35enne è stato subito trattato e rianimato sul posto ma per lui non si è purtroppo potuto far altro che constatare il decesso. La superstrada in direzione Fabriano è stata chiusa alla circolazione e la viabilità deviata.

L’impatto tra i due mezzi è avvenuto in un punto in cui c’è il restringimento della carreggiata nei due sensi di marcia a seguito di alcuni lavori. I rilievi sono in corso per ricostruire con esattezza la dinamica del tragico schianto.

«Per descrivere Federico non bastano le parole. Un ragazzo senza un vizio se non quello della passione per i motori. Era attaccatissimo al lavoro, e lo faceva con grande amore senza nemmeno guardare l’orologio. Di una disponibilità unica, è cresciuto qui, con noi, quando 17 anni fa è entrato a far parte della squadra. E’ stato il mio terzo dipendente. Ci mancherà immensamente». E’ il ricordo di Leonardo Villani, titolare della Mbj-Mercedes Benz di Jesi, dove Federico Cerioni lavorava come meccanico.

«La notizia della sua morte è stata un colpo al cuore – prosegue a nome di tutti i dipendenti -. Di Cupramontana, diventato geometra, era venuto qui da noi proprio per il fascino che provava per i motori. Con noi è cresciuto, seguendo affiancamento e corsi fino a diventare quella persona che apriva e richiudeva i motori con una precisione unica. Affidabilissimo – aggiunge -, se c’erano da fare degli straordinari non si tirava mai indietro perché questo lavoro lo amava».

«Era un ‘compagnone’, un ragazzo d’oro, un amico – continua Villani -. Non beveva né fumava, e non lo dico perché lavorava per me, ma perché lui era così. Sempre sorridente, abbiamo perso un meccanico professionista di quelli come se ne trovavano solo una volta, con la voglia di fare le cose per bene».

Cerioni, fidanzato con un ragazza del Maceratese, viveva con la madre a Cupramontana. Aveva perso il padre, figura che, vedendo come metteva le mani nelle auto, lo spinse a continuare per quella strada fino a quando si presentò alla porta dell’officina Mbj e fu assunto, dimostrando ciò che di valido sapeva già fare.

(redazione Ca)



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