Francesco Fiordomo
«Chi si straccia le vesti, ovvero Pepa ed i suoi, ha fatto lo stesso percorso cinque anni fa con apparentamento e accordo e lo fa dappertutto, come ad Osimo per esempio, per restare dalle nostre parti». Francesco Fiordomo respinge al mittente, ovvero al centrodestra, le critiche per la scelta di correre a supporto di Antonio Bravi, candidato del centrosinistra, nel ballottaggio di domenica e lunedì prossimi.
«Non siamo al ballottaggio ma il nostro Progetto Civico non si ferma – rimarca l’ex assessore – 3000 recanatesi ci hanno indicato la strada: una sana amministrazione, conti in ordine, capacità di fare bene le cose di tutti i giorni e nello stesso tempo di vedere il futuro, una visione di città più bella, pulita, sicura, accogliente, dinamica. Si torna a votare e abbiamo scelto: un passaggio a vuoto non può cancellare quello in cui si crede. La nostra è una scelta civica, sulle cose da fare, sul progetto che non possiamo più portare avanti da soli e si deve appoggiare su un sindaco e su un gruppo diverso dal nostro che, con l’accordo raggiunto, si è impegnato a realizzare anche i nostri progetti condividendo il percorso. Questo percorso è assolutamente legittimo, trasparente e pubblico. Chi parla di poltrone sa della guerra scatenata al suo interno per quelle poltrone, ovvero per i ruoli di responsabilità a cui tanti ambiscono. Restiamo ai temi amministrativi e alla scelta da compiere. Progetto Civico e Francesco Fiordomo scelgono per il ballottaggio Antonio Bravi. Lo scelgono con pieno senso di responsabilità, senza guardare al passato, cancellando le offese ricevute, proiettandosi al futuro. Lunedi avremo il nuovo sindaco e come abbiamo fatto per il primo turno rispetteremo il verdetto dei cittadini, anche se amaro, e faremo i complimenti al vincitore. In ogni caso, in maggioranza o in minoranza, continueremo ad impegnarci per la nostra città. Intanto, torniamo a votare e votiamo Bravi».
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Daje che un postarellu te lu rtroa..
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è evidentissimo che la destra non ha argomenti politici se ripiega sulla polemica per l’accordo politico tra la coalizione Bravi e quella Fiordomo,espressioni entrambe dell’area politica di centrosinistra,fatto per il ballottaggio tra Bravi e Pepa.In particolare si calca la mano sull’assegnazione di incarichi in caso di vittoria,come si potesse amministrare senza l’attribuzione di responsabilità operative.Siamo solo alle boutades anzichè alla politica,cosa molto complicata nel presente contesto.Vedi il rapporto odierno della Banca d’ Italia sullo stato economico delle Marche,assai allarmante.