La stretta di mano tra Antonio Bravi e Emanuele Pepa
di Francesca Marchetti
Emanuele Pepa e Antonio Bravi si affronteranno al prossimo ballottaggio tra due settimane per il ruolo di sindaco della città di Recanati. Secondo turno doveva essere e secondo turno sarà dunque nella città leopardiana, l’unico comune tra i 37 al voto nel Maceratese che aveva questa possibilità. Nessuno dei tre candidati in corsa – Pepa per il centrodestra, Bravi per il centrosinistra, Francesco Fiordomo con il progetto civico (rivolto verso il centrosinistra) – è riuscito dunque a sfondare il 50% dei consensi. Anche se il centrodestra ci è andato vicino.
Pepa con la sua squadra e i suoi sostenitori
I dati ufficiali indicano come scrutinate, dopo quasi sette ore dall’inizio dello spoglio, 15 sezioni su 19. Se a metà pomeriggio i dati sono arrivati con lentezza e rimanevano dubbi sullo scarto tra il secondo e il terzo candidato, le ultime due ore sono state frementi nell’attesa del verdetto. Diventato poi praticamente ufficiale, a parte qualche percentuale eventualmente da rivedere. Pepa dunque si è attestato intorno al 46%, Bravi al 29% e Fiordomo al 25%. A risultato acquisito, grandi applausi sono partiti dalle sedi di Pepa e Bravi. C’è stata anche una simbolica stretta di mano tra due sfidanti che si affronteranno nuovamente il 23-24 giugno.
Antonio Bravi con la sua squadra e i suoi sostenitori
«Si è verificata la soluzione più probabile – ha commentato Bravi – Nelle prossime settimane cercheremo di recuperare tutti quei voti che sono andati al terzo candidato e che non sono venuti nella nostra coalizione. Se ci sarà un avvicinamento a Fiordomo? È evidente che vanno percorse tutte le strade, ma il primo nostro riferimento sono i cittadini che sono comunque della stessa area politica. Sono persone che non vogliono che la città sia amministrata dal centrodestra ed è questo il collante che ci permetterà di recuperare tanti consensi. Senza divisione al centrosinistra avremmo sicuramente vinto».
Antonio Bravi
«È un ottimo risultato, certo non quello sperato ma l’avevamo messo in conto – le parole di Pepa – Per un soffio non riusciamo a portare a casa subito la vittoria, lo faremo tra 15 giorni. Avere 5300 cittadini vicino mi dà una grande forza, a me e al gruppo. La città vuole cambiare e non ho problemi ad affrontare il mio competitor Antonio che rispetto tantissimo. Certo speravo in un 50% ma va bene così. Nei prossimi giorni come ho sempre fatto, condividerò la strategia elettorale con tutti i capilista e i 96 candidati delle mie liste. Cercherò di stare in mezzo alla gente senza essere noioso e dopo la vittoria avvierò subito i primi progetti».
Emanuele Pepa
E’ chiaro comunque che il pacchetto di voti di Fiordomo potrebbe diventare fondamentale per il ballottaggio.
Pepa era appoggiato da sei liste: FdI, Lega, Forza Italia-Noi moderati, Costituente popolare-Udc, Per una Recanati migliore, in Comune. Cinque invece le liste in appoggio di Bravi: Pd, M5S, Recanti Insieme, Idee in Comune, Valore futuro. Sei infine le liste per Fiordomo: Civitas civici, Civica Recanati Taddei, Uniti per Francesco Fiordomo, Paese Mio, Vivere Recanati, Civica Grufi.
(in aggiornamento)
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