All’auditorium dell’Iis Leonardo da Vinci di Civitanova è andata in scena la seconda edizione della “Giornata dello Scientifico”, un progetto coordinato dalla docente Eleonora Ciccalè che ha l’obiettivo di raccontare le due anime, umanistica e scientifica, del liceo, nel tentativo di superare una diffidenza nociva fra gli ambiti del sapere, nella convinzione che la vera cultura è solo quella globale.
Ospite d’onore di questa edizione è stato un nome d’eccezione nel panorama scientifico internazionale: Gian Francesco Giudice, direttore del Dipartimento di fisica teorica del Cern, che ha dialogato con gli studenti sul suo ultimo libro “Prima del Big Bang”, pubblicato per Rizzoli. Dopo i saluti del dirigente scolastico Francesco Giacchetta e dell’assessore Barbara Capponi, il pomeriggio si è aperto con una pièce teatrale dal titolo “Una cosa da niente, prologo nel multiverso”, nella quale gli studenti Pietro Carlocchia, Tommaso Gigante, Elena Sofia Macellari, Linda Pennesi, Federico Santori, Andrea Tramannoni e Jagveer Sigh Toor hanno messo in scena, in cinque quadri temporali, lo sviluppo della matematica e della fisica da Euclide ad Einstein. La conferenza del professor Giudice ha aperto al pubblico dell’auditorium le questioni intorno alle quali si sta orientando l’attuale ricerca cosmologica, dove si fa sempre più convincente l’ipotesi speculativa del vuoto e della sua energia, come inizio dell’universo. All’accattivante lezione di Giudice sono seguite le domande degli studenti che hanno dato l’occasione al professore di approfondire questioni teoriche e tecnologiche legate al suo lavoro al Cern e di estendere lo sguardo alle sfide scientifiche e geopolitiche che aspettano la comunità europea.
Il pomeriggio è proseguito, intrecciando poesia, filosofia e scienza negli interventi di Gennaro Zheng e Ludovico Illuminati (con un lavoro dal titolo “Dalle speculazioni all’evidenza: il cammino verso la conferma del Big Bang”), Riccardo Amicuzzi e Jacopo Benedetti (che hanno recitato il poema in ottave, scritto da Amicuzzi e intitolato “L’Apollo ignorante”), Maria Andrea Valeri (con la presentazione de “Il grande scoppio”), Letizia Lucchini, Sofia Ricci e Gioia Simonetti (che si sono alternate nell’esposizione della loro ricerca “Tra due culture”). La chiusura dei lavori è stata consegnata sulle note di “The dark side of the moon” dei Pink Floyd, interpretata da Alessandro e Francesco Evangelista, Diego Gobbi, Gian Luca Randi.
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