Laura Sestili e Sandro Parcaroli
«Le parole del sindaco Mauro Sclavi denotano la forte carenza e la mancata conoscenza della nuova normativa nazionale in merito alla rete scolastica, per questo vogliamo informare il primo cittadino che le soglie di studenti 600-400 non sono più applicabili ai singoli istituti ai fini dell’assegnazione della dirigenza scolastica». Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e la consigliera delegata alla Rete scolastica, Laura Sestili, rispondono alle parole del primo cittadino di Tolentino, relativamente all’ipotesi di accorpamenti tra gli istituti del territorio. Sclavi aveva annunciato l’approvazione di una delibera di giunta di contrarietà all’ipotesi che il Don Bosco perda la sua autonomia, magari per essere accorpato all’istituto comprensivo di Colmurano. E aveva chiesto che nel caso si fosse deciso comunque di togliere l’autonomia alla scuola, di accorparla alla Lucatelli.
«La Provincia non ha proposto alcun tipo di accorpamento tra gli istituti Don Bosco e Lucatelli – precisano Parcaroli e Sestili -. Il sindaco Sclavi, infatti, non ha inviato al nostro Ente nei tempi richiesti (scadenza 16 settembre) l’eventuale proposta di dimensionamento formulata dal Comune di Tolentino che è conoscenza del fatto che l’istituto comprensivo “Don Bosco” è attualmente in reggenza. La delibera di Giunta comunale del 31 ottobre, invece, è stata fatta pervenire tardivamente e acquisita al protocollo della Provincia solo in data 2 novembre, questo denota come il sindaco non si sia assunto la responsabilità di una decisione per tutelare il suo territorio e il personale della comunità scolastica nel medio e lungo periodo, mettendo così a repentaglio la territorialità delle scuole con gli eventuali disagi prodotti per gli insegnanti che potrebbero essere costretti a spostamenti nei comuni limitrofi».
Insomma, dopo il caso del trasferimento di alcune classi del Filelfo, continua il botta e risposta polemico tra la Provincia e l’amministrazione di Tolentino. «Trovo persino imbarazzante che il sindaco di Tolentino – conclude la consigliera Sestili – sulla stampa dichiari, da una parte, di essere contrario agli accorpamenti, mentre dall’altra chieda con forza “l’aggregazione delle scuole Lucatelli e Don Bosco”, pur sapendo che sarebbe stato lui a dover formulare tale proposta. Quindi queste, da parte del sindaco, sono solo chiacchiere e non fatti».
Il Don Bosco con l’istituto di Colmurano? Sclavi punta i piedi: «No all’ipotesi di accorpamento»
Sinceramente trovo scandaloso una presa di posizione burocratica contro la maggioranza politica di Tolentino, trovo squallido il modo con cui gli studenti e insegnanti vengono usati come strumenti politici invece di pensare al bene degli studenti la formazione scolastica in un ambiente sano, sicuro e accogliente è basilare invece di trovare un accordo si preferisce prendere delle posizioni politiche assolutamente sterile e lontane anni luce dal mondo scolastico
Scusate per il mio italiano ma questi sono i fatti
E intanto se ne fregano degli studenti e dei docenti del liceo di Recanati
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