La maceratese Ilaria Tanoni
C’è una maceratese di 32 anni, Ilaria Tanoni, tra i duecento nuovi consiglieri/e di prefettura che hanno appena superato il concorso nazionale e stanno partecipando al corso di formazione. Per loro nei giorni scorsi l’incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il ricevimento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. Il Capo dello Stato ha concluso il suo intervento rilevando che «nelle condizioni di disagio dei nostri territori i Prefetti assumono il volto emblematico della Repubblica».
Partiamo dall’inizio, c’è stata una molla particolare che l’ha spinta a partecipare a questo concorso? «È stato tutto quasi “naturale” per me – osserva la consigliera di prefettura Ilaria Tanoni – Un desiderio ed un sogno che avevo sin da bambina che ha agito come spinta motivazionale in questi anni, per spronarmi a non mollare durante il lungo percorso di studi».
Il ricevimento al Quirinale, più forti le emozioni dettate dal Presidente e dal luogo o quelle lasciate dalle parole ascoltate da Mattarella? «Sicuramente la presenza del Capo dello Stato ed il suo discorso hanno costituito l’emozione più forte, fonte di grande orgoglio. Di certo essere ricevuti al Quirinale, in una delle sale più belle, ha contribuito ad amplificare il tutto».
Nascita e formazione maceratesi, c’è un particolare che le fa dire di essere orgogliosa delle sue radici? «Assolutamente sì. Macerata è stato il luogo in cui è avvenuta la mia formazione, personale e professionale e devo tanto alle persone che ho incontrato durante il percorso. L’ambiente universitario, in particolare, è molto fertile. Qua a Roma spesso sento parlare molto bene della mia Facoltà (Ilaria Tanoni si è laureata in Giurisprudenza nell’ateneo maceratese, ndr) ed è per me un grande vanto».
Ha un ”sogno nel cassetto” o si sta realizzando quello di una vita? «Sicuramente si è realizzato uno dei miei più grandi sogni, ma il cassetto è ancora pieno». Il messaggio che le ha fatto più piacere ricevere in questi giorni? «Ho ricevuto tanti messaggi di congratulazioni ed auguri che mi hanno fatto assolutamente molto piacere. Di certo quelli della mia famiglia sono stati i più belli. Loro sono stati sempre al mio fianco e mi hanno supportato in tutto, durante gli anni di studio ed a loro va la mia riconoscenza».
(L. Pat.)
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Che brava complimenti
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