La foto di gruppo durante la presentazione
di Mauro Giustozzi
Il Festival internazionale del folklore si apre direttamente nella sala consiliare del Comune di Macerata dove al termine della presentazione della 29esima edizione il sindaco Sandro Parcaroli e gli assessori Riccardo Sacchi e Francesca D’Alessandro vengono trascinati in un rutilante ballo del ‘saltarello’ dai componenti de il gruppo ‘Li Pistacoppi’ che organizza, di concerto con l’amministrazione comunale, la kermesse che vedrà di scena cinque gruppi folcloristici internazionali per sei spettacoli in cinque piazze e teatri marchigiani dal 16 al 23 agosto prossimi.
Il sindaco Sandro Parcaroli balla il saltarello
Un traguardo importante quello della 29esima edizione che si riconferma di eccellente qualità vista la partecipazione di diversi gruppi provenienti da tutto il mondo come Ecuador, Nuova Zelanda, Sud Africa e Sardegna, oltre naturalmente all’esibizione de ‘Li Pistacoppi’ con danze del folklore marchigiano e maceratese. Il programma della manifestazione prevede per il 16 agosto l’appuntamento d’apertura col FolkFesta a Macerata in piazza della Libertà cui seguiranno gli spettacoli itineranti il 17 agosto ad Osimo in piazza del Comune, il 18 agosto a Visso in piazza Nuova, il 19 agosto a Treia in piazza della Repubblica, il 20 agosto allo Sferisterio di Macerata (costo biglietto intero 8 euro, ridotto 5), per terminare il 22 agosto a Morrovalle in piazza Giovanni XXIII. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21. Per il 21 agosto è fissato il tradizionale appuntamento con la messa dedicata a tutti i gruppi partecipanti che si terrà alla chiesa del Santissimo Crocifisso di Villa Potenza officiata dal vescovo Nazzareno Marconi. Ad illustrare la manifestazione, oltre alla presidente dell’associazione ‘Li Pistacoppi – gruppo folkloristico Città di Macerata’ Cristina Bonfigli ed un nutrito numero di componenti in costume, i vertici dell’amministrazione comunale e la vice sindaca di Visso, Patrizia Serfaustini, uno dei paesi toccati da questa edizione.
L’assessore Riccardo Sacchi balla il saltarello
«Si tratta di un evento che da Macerata si apre all’intero territorio –ha detto Sandro Parcaroli– con tante tappe disseminate nella regione. Il folklore rappresenta il nostro territorio, le sue tradizioni e la sua storia che viene tramandata grazie all’opera di questa associazione che vuol far conoscere le usanze maceratesi ai giovani ricordandole anche a quei ragazzi di ieri che siamo noi. Macerata torna ad accogliere il Festival del Folklore che è , uno degli appuntamenti di punta che arricchisce l’estate maceratese grazie a un turbinio di emozioni che ci porterà alla scoperta di usi, tradizioni, costumi e unicità dei paesi che ospitiamo». Colori, abiti, strumenti, culture e tradizioni di popoli diversi che racconteranno la loro storia attraverso la musica ed il folklore rendendo speciale ogni serata, catapultando il pubblico in un’atmosfera magica. L’appuntamento clou della manifestazione sarà il 20 agosto all’Arena Sferisterio con uno spettacolo pieno di colori e musiche all’insegna dell’interculturalità con gruppi provenienti da Ecuador (Jegal Danza Teatro), Nuova Zelanda (Te Kapa Haka O Ngati Whakaue), Sud Africa (Vusani Isizwe Mawundlu Youth Development Organization) e Sardegna (Associazione Folklorica “Città di Sennori”). Naturalmente si esibirà anche il gruppo folk maceratese Li Pistacoppi.
«Ho avuto modo di conoscere meglio il gruppo Li Pistacoppi in occasione del gemellaggio con la città di Weiden e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. –ha ribadito la vice sindaca Francesca D’Alessandro– Perché porta avanti e coltiva principi fondamentali per la collettività come l’intergenerazionalità visto che sono presenti bambini, ragazzi, adulti e meno giovani, lo scambio sociale e le nostre radici. A ciò si aggiunge anche una componente di ricerca scientifica meticolosa nella ricostruzione dei costumi, delle danze e delle musiche. A fronte di una globalizzazione che ci investe tutti i Pistacoppi danno risposte concrete sottolineando come non si devono perdere le proprie radici e la propria identità. L’identità del nostro territorio va valorizzata e promossa come patrimonio da spendere anche nel mondo del turismo. Salvaguardando quelle sono le tradizioni di una popolazione dalla quale tutti noi veniamo e grazie a uomini e donne di un passato anche lontano noi oggi siamo quello che siamo».
Cristina Bonfigli
Grazie al festival e alla permanenza a Macerata dei gruppi partecipanti, saranno un centinaio circa i componenti dei quattro gruppi ospitati in città per una settimana nella scuola comunale di Villa Potenza, la città vive un’atmosfera internazionale e si assiste a un esempio di integrazione, dialogo interculturale e conoscenza reciproca tra tanti giovani che attraverso il linguaggio universale della musica e della danza stringono legami tra loro, coinvolgendo anche la città in un clima di fratellanza, allegria e spensieratezza. «Siamo giunti alla 29esima edizione e invitiamo tutti a immergersi nel mondo delle tradizioni e del folklore, dei colori e delle danze popolari, scoprendo usi e costumi di popolazioni molto lontane da noi – ha affermato Caterina Bonfigli, presidente de Li Pistacoppi che conta un centinaio di associati-. Il Festival sarà una bella occasione di amicizia tra popoli, di scambio culturale e di fratellanza e ringrazio tutti i gruppi per la passione e l’impegno che mettono nell’organizzazione di questa manifestazione».
L’associazione culturale Li Pistacoppi nata nel 1979 da sempre svolge una funzione costante di conservazione e promozione della cultura popolare maceratese attraverso numerose e diversificate attività sul territorio. «Li Pistacoppi sono gli ambasciatori della maceratesità nel mondo –ha sottolineato l’assessore al Turismo e agli Eventi, Riccardo Sacchi- e per questo è doveroso ringraziarvi per quello che fate per la passione e il sacrifico che mettete nel volontariato messo a servizio del folklore. Il folklore, le tradizioni sono veri e propri asset di valorizzazione strategica, nonché straordinari veicoli dell’immagine delle Marche in Italia e nel mondo. Il 29esimo Festival del Folklore organizzato da voce con passione a queste tematiche, valorizzando il nostro patrimonio popolare, culturale, preservandolo e tramandandolo alle giovani generazioni. Pertanto, crediamo e sosteniamo questo evento». Per lo spettacolo del 20 agosto all’Arena Sferisterio, il biglietto di ingresso è acquistabile presso la biglietteria dello Sferisterio in piazza Mazzini 10 (telefono 0733- 230735) o online sul sito www.vivaticket.com.
(Clicca qui per ascoltare la notizia in podcast)
era tanto bello quando alloggiavano alla mestica, riempivano la città....arrivavano un paio di giorni prima della festa
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