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Benvenuta Melissa
E’ la prima nata del 2023 in provincia
«Potente iniezione di ottimismo»

E' NATA all'1,17 nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale del capoluogo. Ad accoglierla la mamma Valentina Monti e il papà Matteo Mangia di Montecassiano. Il primario Mauro Pelagalli: «Questa nascita è simbolo di rinnovamento e ci dà l'energia per andare avanti. Abbiamo chiuso il 2022 con 1270 parti, un ottimo risultato che conferma la qualità del nostro lavoro»

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Melissa con la mamma Valentina Monti, il papà Matteo Mangia e lo staff del reparto di Ostetricia

di Alessandra Pierini

Si erano appena spenti gli echi degli ultimi spari e fuochi di artificio che hanno salutato l’arrivo del 2023 quando, all’1,17, all’ospedale di Macerata, è venuta alla luce Melissa, la prima nata in provincia. E’ un batuffolo di 3,305 chili, naturalmente ignara di essere nata in una notta così speciale.

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Melissa appena venuta alla luce con la mamma Valentina

Ad accoglierla naturalmente sono stati la mamma Valentina Monti e il papà Matteo Mangia, entrambi di Montecassiano. Valentina era in ospedale già dal pomeriggio e, dopo un faticoso travaglio, è stata sottoposta ad un cesareo di urgenza. «Una notte che non dimenticherò mai – racconta questa mattina – ma del Capodanno non mi sono neanche accorta.  Non è stato un parto semplice e il dottor Francesco Magliacano, il ginecologo che mi ha seguito, è dovuto tornare in reparto proprio a cavallo della mezzanotte e non possiamo che ringraziarlo. E’ la persone più umile e disponibile che abbia mai conosciuto».

L’equipe che ha sostenuto la nascita di Melissa è composta appunto dal dottor Francesco Magliacano, vice direttore del reparto, dal ginecologo Maurizio lo Jacono, dall’ostetrica in sala Francesca Gironella, dalla strumentista in sala operatoria Francesca Pietrella, dalle infermiere  Francesca Principi e Cesarina Guerrini. L’anestesista è stata la dottoressa Romina Sosa e la pediatra in sala la dottoressa Roberta Piccinini.

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Il primario Mauro Pelagalli

«La nascita della notte di Capodanno  – commenta il dottor Mauro Pelagalli, direttore del Dipartimento di Ostetricia e ginecologia dell’Azienda Sanitaria di Macerata – non è da intendersi come una gara tra punti nascita o come un modo per pubblicizzare il sito dove avviene, ma è il migliore auspicio che possiamo aspettarci per il nuovo anno. La vita che nasce è espressione della vita che si rinnova, quel rinnovarsi continuo di speranze, di progetti e voglia di fare, che si estrinseca con la nascita ma poi riguarda tutta la vita.
Guardare avanti in modo positivo e produttivo, perché quel bambino o bambina avrà tutto il suo percorso, per certi versi romantico, bello e dolce e per altri faticoso. Questa nascita dà a noi l’energia per andare avanti e rinnovare le nostre risorse per ripartire con progetti e voglia di fare, il nostro compito è supportare questa nascita e tante altre che perché questa vita sia fatta di successi, di supporto, di studio. E’ il compito della società che riceve da questa nascita riceve una potente iniezione di ottimismo e dovrebbe restituirlo affinché questa giovane Melissa possa ricevere le massime vette di realizzazione personale. Ogni bambino è una costola di un organismo sociale cui dare alimenti ma anche possibilità di realizzazione. Compito dei neonati è infonderci la fiducia che tutto questo lo possiamo fare. Questo è il significato vero della prima nascita dell’anno».

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La piccola Melissa col dottor Magliacano

Il dottor Pelagalli, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Macerata, rende noti anche i numeri che hanno caratterizzato quest’anno il suo reparto.  «Non posso che essere contento perché quest’anno abbiamo concluso a 1270 parti che rappresenta in epoca di denatalità un grande successo e questo conferma la qualità del nostro lavoro e di ciò che abbiamo realizzato negli anni grazie anche al supporto della politica, della società e della città e di tutti coloro che ogni giorno condividono questo duro lavoro che ci riempie di gioia in momenti come questo. Tutto questo affinché la piccola Melissa trovi in questa fase di partenza una base di lancio adatta alle sue possibilità».

La piccola Melissa riceverà in dono da Beatrice Donati del laboratorio Be-ars a Caldarola scarpine da culla in pelle realizzate partendo dalle eccedenze di calzaturifici e pelletterie del distretto calzaturiero.

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Un paio di scarpette realizzate da Beatrice Donati

«Ogni paio  – spiega Beatrice – è personalizzato e dipinto a mano per il bambino che lo indosserà e può essere conservato come ricordo».

 



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