Il taglio del nastro con il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e gli assessori Riccardo Sacchi e Katiuscia Cassetta, l’assessora regionale Giorgia Latini e la presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo
Parterre de roi per il partecipatissimo vernissage della mostra “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose” dedicata a uno dei Maestri del Rinascimento questo pomeriggio a Palazzo Buonaccorsi, sede dei Musei civici di Macerata.
Il pubblico dell’inaugurazione nel cortile di palazzo Buonaccorsi
Il taglio del nastro ha visto la partecipazione di un folto pubblico, delle autorità e dei rappresentanti degli enti promotori e collaboratori: la Regione Marche con l’assessore alla Cultura Giorgia Latini, il Comune di Macerata con il sindaco Sandro Parcaroli e gli assessori alla Cultura Katiuscia Cassetta e al Turismo Riccardo Sacchi, l’Università degli Studi di Macerata con il rettore Francesco Adornato e la Fondazione Carima con la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti insieme alla presidente dell’Istituzione Macerata Cultura Paola Ballesi e le curatrici Francesca Coltrinari e Giuliana Pascucci.
Un’unica sezione per un percorso che parte da Macerata con 7 dipinti di Crivelli selezionati con l’intento di riportare nel territorio di provenienza alcune opere e prosegue in 8 comuni della nostra regione – Corridonia, San Ginesio, Sarnano, Monte San Martino, San Severino , Serrapetrona, Belforte del Chienti e Camerino – che conservano lavori dell’artista o a esso fortemente collegati in una serie di, come suggerisce il titolo del progetto, relazioni meravigliose.
L’assessora Giorgia Latini
L’occasione di “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose”, è l’importante restauro realizzato da Daphne De Luca a favore della “Madonna con il Bambino”, custodita a Palazzo Buonaccorsi e che porta con sé una rilevante novità. In seguito ad accurate analisi effettuate durante il restauro oggi è possibile affermare che l’opera fu eseguita direttamente su tela, portando a escludere l’ipotesi del trasporto da tavola fino a oggi sostenuto. La scoperta, supportata da una serie di prove, indentifica così la Madonna come l’unico esempio conosciuto di tela dipinta da Crivelli.
Il sindaco Sandro Parcaroli
Accanto alla Madonna con il Bambino di Macerata si possono ammirare “Madonna del latte” proveniente dalla Pinacoteca Parrocchiale di Corridonia, “Madonna con il Bambino” da Accademia Carrara di Bergamo, “Pietà (Cristo morto compianto dalla Vergine, San Giovanni Evangelista e Santa Maria Maddalena)” dai Musei Vaticani, “San Francesco che raccoglie il sangue di Cristo” da Museo Poldi Pezzoli di Milano, “Cristo benedicente” da Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma oltre a un’opera del fratello Vittore Crivelli, “San Sebastiano e devoti” custodita nei depositi della Soprintendenza presso Galleria Nazionale delle Marche di Urbino e che sarà restituita a fine mostra alla città di Montegiorgio, da cui proviene.
(Redazione Cm)
Foto Fabio Falcioni
Il segreto di Carlo Crivelli si svela dopo più di 5 secoli dietro la Madonna col Bambino (Foto)
Il vice presidente della Provincia Luca Buldorini e l’assessora Giorgia Latini
Paolo Pinamonti, direttore del Macerata Opera Festival
L’assessora Latini e il rettore Adornato
La platea
L’assessora Cassetta
Il rettore Adornato
L’assessore Sacchi
Il pubblico dell’inaugurazione nel cortile di palazzo Buonaccorsi
Il sindaco Parcaroli col vice presidente Buldorini e l’assessora Latini davanti alla Madonna col Bambino
Giuliana Pascucci, una delle curatrici, illustra la mostra
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Degas diceva che un quadro richiede tanta scaltrezza e depravazione quanto un delitto… povero terrapiattista, non aveva capito che quello che conta è distinguere le tele dalle tavolette…
Ma infatti quel Degas un parterre dei roi così se lo poteva solo sognare, per lui solo commissioni di criminologi.
Comunque quando le teste coronate sono più d’una si usa il plurale, “rois”.