Spazio pubblicitario elettorale

Rocksophia omaggia Raffaella Carrà,
la più amata dagli italiani (Foto)

CIVITANOVA - La rivoluzione contro gli stereotipi sul palco di Popsophia. La direttrice Lucrezia Ercoli: «Non nascondo che ci siamo molto interrogati su come condurre queste giornate dopo il crimine odioso che ha lasciato sbigottiti tutti noi, se fermarci o andare avanti ma poi abbiamo capito che più che la sicurezza sono la cultura e la bellezza che salvano il mondo». Stasera la chiusura del festival sulle note di Lucio Dalla

- caricamento letture

1-1-650x433

Successo di pubblico e apprezzamenti per la giornata di festival dedicata a Raffaella Carrà. Dopo l’apertura con Vasco Rossi (leggi l’articolo) il festival civitanovese ha proposto ieri sera una serata al femminile dedicata alla più amata degli italiani scomparsa lo scorso anno. Un omaggio arricchito dalle riflessioni di Claudia Bonadonna, Selena Pastorino e Paolo Armelli. Il pomeriggio si è aperto con l’autrice e giornalista Bonadonna che al Lido Cluana ha fatto un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta delle donne musiciste che hanno rotto steccati ideologici e pregiudizi diventando loro malgrado icone dei tempi.

5-1-325x217

La direttrice artistica Lucrezia Ercoli

«Non nascondo che ci siamo molto interrogati su come condurre queste giornate dopo il crimine odioso che ha lasciato sbigottiti tutti noi, se fermarci o andare avanti – ha ribadito in apertura Lucrezia Ercoli – ma poi davvero abbiamo capito che più che la sicurezza sono la cultura e la bellezza che salvano il mondo». E in effetti tutti gli interventi hanno toccato riflessioni legate al superamento di ideologie e steccati e come anche singole vite abbiano inciso nei cambiamenti sociali.

«Sono donne che hanno operato una rivoluzione gentile, che passa dai corpi, dalle parole, dalla musica e dall’arte – ha detto la Bonadonna – capaci anche attraverso gli abiti e le movenze di atti di liberazione». Tra queste le Runaways prima band glam rock completamente al femminile o la cantante degli Xray spex, di origine somala e protagonista della scena punk inglese fino ad arrivare a Madonna e Tina Turner. Il Philoshow ha ripercorso la carriera di Raffaella Carrà, dagli esordi quando ancora il suo cognome era Pelloni fino alla morte, una scomparsa avvenuta senza fare rumore, a dispetto di una esistenza al centro dei riflettori. «Scegliendo il cognome Carrà cambia identità, si trasforma in un’opera metafisica – ha ricordato dal palco Lucrezia Ercoli – è stata uno stile di vita».

3-1-325x217

Selena Pastorino

Dal palco la filosofa Selena Pastorino ha intrattenuto il pubblico con un’attenta riflessione sugli stereotipi e aspettative della società rispetto al corpo delle donne: “siamo parte di una complessità che ci disorienta, il livello di insofferenza con cui accogliamo l’altrui umanità varia molto. Etichette e confini si fanno così margini e discrimini: quelli che tracciamo, come singoli individui o come società tutta, tra coloro che possono permettersi di essere soggetti a tutto tondo, e quindi di evolvere, contraddirsi, sorprenderci, e coloro dai quali esigiamo invece una coerenza assoluta e ottusa, come quella propria dei semplici oggetti. A questo nutrito gruppo di persone marginalizzate e discriminate appartengono anche le donne, che, pur con una certa variabilità relativa alle altre condizioni che le definiscono, sono letteralmente oggetto di pressanti aspettative sociali”. A chiudere Paolo Armelli autore del libro “L’arte di essere Raffaella Carrà” che ha ripercorso le tappe della carriera: “la Carrà è un prisma e ciascuno può scegliere la Raffaella che preferisce, quella spagnoleggiante, la Carrà rassicurante in tailleur di Pronto Raffaella, la platinata settantenne degli ultimi tempi o l’icona glitterata divenuta riferimento del mondo lgbt”.

Oggi ultima giornata di festival: si inizia con un ritorno al passato, al 31 luglio 1979 quando il polisportivo fu tappa dell’epico tour Banana Republic rivissuto negli scatti di Enrico Lattanzi. A seguire Massimo Donà musicista e filosofo introdurrà la serata dedicata a Lucio Dalla con una discussione sull’arte dell’improvvisazione. Dalle 21.30 il philoshow con la band Factory e ospiti più attesi tornano a Civitanova il critico e saggista Filippo La Porta e Mister Fantasy Carlo Massarini.

8-650x433

Claudia Bonadonna

2-1-650x433

4-1-650x433

Paolo Armelli

 

 

7-650x433

«Arte e cultura come antidoto alla violenza» l’omicidio di Alika entra in Rocksophia (Foto)

Visori 3d e gaming, la mostra si guarda da seduti: Mega sorprende i visitatori

 



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X