Il tribunale di Macerata ha un nuovo presidente: è Paolo Vadalà, 63 anni, attuale consigliere della Corte d’appello di Perugia. È possibile che l’insediamento avverrà tra la fine di luglio e i primi di settembre. Da quando è andato in pensione l’ex presidente, Gianfranco Coccioli, il primo febbraio 2020, la carica è stata tenuta dal presidente della sezione penale, Roberto Evangelisti, che in questo ultimo anno ha dovuto fronteggiare l’emergenza Covid. In particolare le difficoltà maggiori si sono presentante nel penale, alle prese con un rinnovamento telematico che è dovuto avvenire in tempi rapidissimi. Recentemente l’aula 1 del palazzo di giustizia di Macerata è stata completamente rinnovata con diversi maxi schermi, telecamere, microfoni e telefoni dedicati per consentire le udienze in videoconferenza. Presto l’aula sarà alle prese con le diverse corti d’assise che sono in arrivo. La prima è quella (9 giugno) dell’omicidio della piccola Jennifer, morta a Servigliano il 20 gennaio del 2020. Sotto accusa per omicidio volontario la mamma, Pavlina Mitkova. L’8 luglio si aprirà il processo per l’uccisione dell’ex carabiniere Antonio Cianfrone, ucciso a 51 anni a Spinetoli, il 3 giugno del 2020 (il tribunale di Macerata è competente, per i processi di Corte d’assise, anche per le province di Ascoli e Fermo).
Il neo eletto presidente Vadalà è stato scelto dal Csm. Tra i papabili c’era anche il giudice Domenico Potetti attuale coordinatore della sezione Gip e Gup del tribunale di Macerata. Erano loro i nomi proposti dalla commissione Uffici direttivi del Consiglio superiore della magistratura. Alla fine la decisione su chi sarebbe stato il nuovo presidente è stata presa dal plenum del Csm.
(Gian. Gin.)
«Lascio un tribunale con risultati di livello europeo Più 134% di sentenze del Collegio penale»
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