Flavio Ferdani
«Sono sinceramente onorato di svolgere il mio primo incarico da prefetto in questa Provincia, così ricca di nobili tradizioni storiche e culturali e di una artistica bellezza». Così il nuovo prefetto di Macerata Flavio Ferdani, che da domani sostituisce Iolanda Rolli (che si è trasferita a Reggio Emilia). Laureato in Giurisprudenza, 62 anni, Ferdani dallo scorso primo marzo al 9 aprile ha svolto le funzioni di prefetto reggente ed ha gestito la grave situazione determinatasi a Pavia e provincia a causa dell’emergenza da Covid-19. «Una terra – sottolinea il nuovo prefetto riguardo al Maceratese – connotata da un innovativo tessuto produttivo d’eccellenza e da una comunità operosa e vivace, che ha dimostrato non comuni capacità di superare momenti di difficoltà e fragilità. Desidero esprimere la mia più entusiastica soddisfazione, ma al contempo assicurare il mio assiduo impegno nell’assolvimento del delicato ruolo conferitomi dal Governo. In una realtà contraddistinta da incertezze e vulnerabilità, come l’attuale contesto, sono pienamente convinto che occorra, oggi più che mai, puntare sulla legalità, sulla dignità e sulla solidarietà e creare un rapporto di intensa e leale cooperazione istituzionale, nonché un dialogo aperto e costruttivo fondato sui principi della fattiva collaborazione, della partecipazione e della condivisione con quanti vivono e si dedicano a questo territorio. Ritengo siano queste le premesse indispensabili per garantire la sicurezza e la pacifica convivenza delle comunità, e, nel contempo, per mettere a frutto le opportunità di creare un futuro di prospettive per le giovani generazioni, a favore di una crescita comune, riducendo il pericolo di tensioni e disagi sociali, con l’unico intento di operare fattivamente per il pubblico interesse, per il progresso civile e per lo sviluppo sociale. Con questi intendimenti e in uno spirito di servizio e di ascolto, nell’insediarmi, rivolgo un cordiale e caloroso saluto ai parlamentari del territorio, al Presidente della Giunta regionale, agli amministratori regionali e locali, alle autorità civili, militari e religiose, alla magistratura, alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco, ai titolari degli uffici pubblici, agli esponenti del mondo accademico, ai rappresentanti delle organizzazioni politiche, economiche e sindacali, e datoriali, alle associazioni e al mondo del volontariato, agli organi di informazione. Porgo inoltre, affidandolo ai signori sindaci, un fervido augurio di prosperità alla popolazione tutta della Provincia. Rivolgo infine un particolare saluto e ringraziamento alle donne e agli uomini del mondo della sanità che hanno donato i loro saperi e la loro professionalità ad un nobile fine: garantire la salute e salvaguardare la vita dei loro concittadini».
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