Mascherine ffp2 senza requisiti di sicurezza, 320mila i pezzi sequestrati dalla Guardia di finanza di Roma. Il blitz anche a Civitanova in un deposito di una società perugina (che però non lo usava più). I finanzieri hanno denunciato 4 persone per frode in commercio. L’operazione per contrastare il commercio di presidi anticovid venduti senza che rispettassero le norme in materia, si è dipanata tra Pomezia, Roma, Perugia, Anagni e Civitanova. I militari delle Fiamme gialle sono partiti da un precedente sequestro che c’era stato in un negozio ad Ardea. Venivano vendute mascherine, giunte dalla Cina, con marchio “Ce” e con una certificazione rilasciata da un istituto che non rientrava tra quelli preposti. Le indagini sono proseguite e si è arrivati all’importatore: un’impresa di Perugia molto attiva nella distribuzione di dispositivi di protezione individuale. Non solo, coinvolte c’erano altre società che erano clienti dell’importatore. I finanzieri hanno perquisito le sedi e i magazzini di quattro società: a Roma, Pomezia, Perugia, Anagni e Civitanova (qui però non sono state trovate mascherine).
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