di Gianluca Ginella
Atti sessuali su una donna di 83 anni malata di Alzheimer, sotto accusa per violenza sessuale un operatore socio sanitario. Per l’uomo il processo si svolgerà con rito abbreviato, oggi il gup Claudio Bonifazi del tribunale di Macerata ha disposto che venga fatta una perizia psichiatrica sull’imputato e l’incarico ad un consulente sarà conferito il 3 dicembre prossimo. Nei guai un uomo di 50 anni, che vive a Corridonia.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Enrico Riccioni, il 10 luglio del 2018 l’operatore socio sanitario che lavorava nella casa di riposo dove la donna era degente, avrebbe costretto l’anziana a compiere atti sessuali approfittando del suo stato. Tra le contestazioni mosse dall’accusa quella che l’uomo si sarebbe slacciato i pantaloni e avrebbe preso le mani dell’anziana per portarle sulle sue parti intime. Questa mattina al processo si è costituita parte civile la donna, assistita dagli avvocati Gabriele Cofanelli e Massimiliano Cofanelli. L’imputato è difeso dagli avvocato Marco Marsili e Vanda Broglia. Sempre oggi al tribunale di Macerata si è svolta un’altra udienza preliminare per violenza sessuale. In questo caso sotto accusa è finito un uomo di 58 anni, residente a Civitanova, che è stato rinviato a giudizio al primo giugno del prossimo anno. Deve rispondere di aver costretto la figlia, maggiorenne, a subire rapporti sessuali dopo averla picchiata e minacciata. I fatti contestati sarebbero avvenuti tra il gennaio e luglio del 2018. L’imputato è difeso dall’avvocato Mauro Cimino, oggi sostituito in udienza dal legale Vanni Vecchioli.
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Nome dell’indagato e riferimenti troppo specifici non vengono indicati per tutelare l’identità delle vittime.
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