di Gianluca Ginella
Maltrattamenti alla convivente e ad una figlia, arrestato un primario che lavora in un ospedale della provincia e che vive sulla costa. L’uomo, sui sessant’anni, è stato denunciato prima dalla donna e successivamente dalla figlia. Ieri è stata eseguita la misura cautelare in seguito alle indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Civitanova e coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio e dal pm Rosanna Buccini.
La misura, chiesta dalla procura, è stata disposta dal gip Giovanni Manzoni.
Secondo l’accusa il primario avrebbe compiuto i maltrattamenti per diverso tempo sia verso la convivente e la figlia (maggiorenne). Sinteticamente si parla di botte e di insulti, episodi che sarebbero avvenuti nel corso di anni. L’ultimo episodio il più grave quando il medico, secondo le indagini della procura, ha infilato le dita negli occhi della convivente. Alla fine la donna ha deciso di denunciare tutto e la figlia ha fatto la stessa cosa. Anni di presunti maltrattamenti sono emersi nelle denunce, corredate anche da certificati medici, e hanno portato alla misura cautelare verso il professionista che ora è ristretto in casa con il braccialetto elettronico. Al momento non può uscire per andare al lavoro. Il medico vive in un comune della costa. Il provvedimento è stato adottato in base ai nuovi orientamenti legati all’introduzione del codice rosso per la tutela di persone vittima di violenze di genere.
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Nome dell’indagato e riferimenti troppo specifici non vengono indicati per tutelare l’identità delle vittime.
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