di Giacomo Gardini (foto-video di Andrea Petinari)
«Non esistono traguardi irraggiungibili: sognate, e fatelo in grande. Guardate dritto negli occhi il futuro, senza mai mostrare paura». Un pizzico di emozione dondola tra le splendide parole del rettore Claudio Pettinari, mentre si rivolge agli oltre 400 studenti in platea.
Gli studenti Unicam in prima fila, in attesa delle pergamene
I “suoi” studenti, laureati nel corso dell’anno accademico 2017/18, giunti da ogni parte del mondo per ricevere quella pergamena che è risultato dei loro sforzi, dei loro studi, del loro cammino. L’accessorio più bello, oggi, mentre sfilavano con le loro vesti più belle lungo le scalinate dell’agorà, erano i sorrisi. Sul palco, per scandire le fasi della cerimonia iniziata alle 16,30, il noto volto televisivo e voce radiofonica, Alvin: «Questi ragazzi rappresentano il nostro futuro una porta sul mondo di domani». A inaugurare le danze è stato il coro universitario, Cappella musicale del Duomo di Camerino, con una splendida versione di “Bohemian Rhapsody” dei Queen. Quindi, è giunto il momento per la commissione di ateneo di salire sul palco.
Il rettore Claudio Pettinari sul palco
Sulle note del “Gaudeamus igitur”, hanno fatto il loro ingresso il rettore Pettinari, il pro rettore vicario Graziano Leoni, i pro rettori Andrea Spaterna e Luciano Barboni, i direttori delle scuole d’ateneo e il direttore generale Vincenzo Tedesco. «Un momento unico per Unicam – dice il rettore – e per chiunque creda ancora nel valore formativo dell’università. Studenti, parenti e amici, riuniti nella nostra Camerino, per festeggiare un immenso traguardo. Ovunque conduca il viaggio, portate con voi, in un angolo del vostro cuore, il numero 1336». Una data decisiva per le sorti dell’ateneo camerte: è in quell’anno che il nunzio apostolico Bertrando di Déaulx concede al Comune la facoltà di nominare capitani delle arti, consiglieri, notai di curia e delle riformanze. E’ proprio allora che inizia il lungo viaggio di Unicam. «Questa notte – conclude Pettinari – insonne per l’emozione, ho rispolverato il mio diploma di laurea. Su quelle pergamene è stampato il nome dell’ateneo, il vostro e quello di chiunque abbia contribuito a questo immenso successo».
Il rapper Moreno
Al termine del discorso augurale, il rettore ha presentato al pubblico il rapper Moreno, ospite dei festeggiamenti: «Cosa ci faccio qui? Ahimé, non ho avuto il piacere di raggiungere il vostro stesso traguardo. Però ho frequentato la scuola calcistica, poi quella da parrucchiere, quindi Amici». Cosa potranno mai avere in comune un rettore e un rapper? In questo caso, la stessa passione per la musica: Moreno e Pettinari si sono incontrati per la prima volta lo scorso anno, allo Sferisterio di Macerata, in occasione di Musicultura. Da quel momento, è nato un profondo legame di affetto reciproco tra i due, che ha spinto il rettore a invitarlo per la cerimonia di Unicam. «A distanza di tre anni dal sisma – ammette Moreno – le luci dei riflettori su queste splendide terre sembrano essersi affievolite. Vengo da Genova, vi sono profondamente vicino. La nazionale cantanti non vi ha dimenticati: proveremo ad organizzare una partita per una raccolta fondi a favore di Camerino».
Moreno sceglie le parole su cui improvvisare il suo free style
Il rapper ha quindi dedicato una performance di free style molto speciale alle laureati e ai laureati presenti. Sono stati proprio loro, insieme al rettore Pettinari, a scegliere le parole che hanno scandito l’improvvisazione di Moreno. Unicam, Architettura, Bioscienze, Video, Diploma, Scienze e Tecnologia, Veterinaria, Farmacia, Laurea, Trenta, Diciotto, Lode, Esame: 13 parole mescolate, con simpatici giochi di parole, per una performance che ha impressionato la platea. «Negli occhi, nelle parole del rettore – conclude Moreno – si legge tutta la sua emozione, quasi come foste tutti figli suoi. Se mi fossi iscritto all’università, avrei voluto un rettore proprio come te». Dopo i saluti del rapper, Pettinari e la commissione accademica hanno consegnato targhe e onoreficenze ai dipendenti Unicam, docenti e tecnici amministrativi, che sono andati in pensione nel corso dell’ultimo anno. «L’ateneo ha fatto passi da gigante – spiega il rettore – ed è anche grazie a voi, alla vostra vicinanza, alla vostra professionalità, alla vostra passione. Si è Unicam per sempre».
La consegna dei diplomi sul palco
Soltanto allora ha avuto inizio la consegna ufficiale delle pergamene agli studenti. Oltre 400 laureati, delle cinque scuole d’ateneo (Architettura e design, Bioscienze e medicina veterinaria, Giurisprudenza, Scienza del farmaco e dei prodotti della salute, Scienze e tecnologie), per oltre 28 corsi di laurea. Dopo aver ricevuto i loro trofei, gli ormai ex studenti si sono stretti alle loro famiglie, ai loro amici, per le foto di rito, sorridenti come non mai. E mentre un cappello vola alto in cielo, lo sguardo si perde già nel futuro che verrà, senza mai avere paura.
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