L’incontro con Vito Crimi
Dividere il cratere in base ai danni, accelerare le pratiche per la ricostruzione e il rientro di chi ha seconde case e favorire posti di lavoro, imprese e turismo. Dopo due anni il coordinamento dei comitati Terremoto centro Italia non demorde e oggi ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Vito Crimi, per ribadire le richieste ancora inascoltate dal 2016. Il governo infatti nel decreto Genova inizialmente aveva previsto una divisione del cratere in base ai danni, poi depennata dalla versione ufficiale. Tra le richieste dei comitati anche quella di prevedere un “reddito di cratere”. «Il sottosegretario – spiega il coordinatore Francesco Pastorella -, ha subito chiarito che le proposte provenienti dal basso sono quelle che meritano e vanno tenute in massima considerazione. Ci ha chiesto cosa non va secondo noi e cosa blocca le lavorazioni. Ci ha anche chiesto il prospetto della divisione del cratere in base ai danni e gli emendamenti presentati a suo tempo in Senato. Ci aspettiamo che quanto discusso con Salvini e Di Maio in periodo pre elettorale trovi conferma nei fatti. Siamo “montanari”, se non sarà così ci comporteremo di conseguenza». Crimi ultimamente è sempre più presente nelle vicende legate al sisma del 2016. Sembra quindi concreta l’ipotesi che il Governo gli affiderà la delega al terremoto, dopo quella all’editoria. Certo, la posizione del sottosegretario (almeno da quanto emerge dall’incontro con i comitati), dovrà fare i conti con quella del neo commissario alla Ricostruzione Piero Farabollini. Il docente Unicam infatti ha subito detto di non aver intenzione di spingere per una rivisitazione del cratere.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati