Da sinistra la professoressa Arianna Fermani, il rettore Francesco Adornato e l’assessore alla cultura Stefania Monteverde
Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata
di Marco Ribechi
(Foto di Fabio Falcioni)
Tre giorni di filosofia a Macerata, Comune e Università tornano a braccetto. In programma dall’8 al 10 novembre l’annuale Convegno nazionale della Società filosofica italiana – Sfi, la più antica associazione filosofica del Paese nata nel 1906 e ricostituita come libera associazione nel 1953. L’evento porterà in città oltre 150 studiosi da tutta Italia per discutere del binomio “Tradizione e innovazione”, una riflessione critica per comprendere il presente alla luce della tradizione filosofica. «E’ un tema che caratterizza il nostro ateneo – spiega il rettore Francesco Adornato – ha altissimo valore scientifico e porta all’attualità le problematiche che riguardano l’uomo contemporaneo». La scelta di Macerata come sede ospitante è stata voluta proprio dalla Società filosofica italiana: «Il presidente Emidio Spinelli ha detto che la nostra realtà è piccola ma intraprendente – spiega Arianna Fermani, coordinatrice scientifica e organizzativa del convegno -. Per noi è un onore e allo stesso tempo un onere perchè la società filosofica cittadina ha ripreso le sue attività da soli due anni».
Stefania Monteverde
L’evento vede una nuova collaborazione tra Università e Comune, rappresentato dall’assessore alla cultura Stefania Monteverde, dopo le tensioni che si sono generate tra il sindaco Romano Carancini e il rettore a causa degli spazi dell’ex Upim. «A questo tavolo siamo perfettamente d’accordo – spiega Adornato – dal mio punto di vista è un modello che bisognerebbe costruire come sistema, confidiamo che si possa fare sempre meglio». In sintonia l’assessore Monteverde: «Proprio in questi giorni è in discussione la proposta di inserire un rappresentante degli studenti universitari in Consiglio Comunale – spiega la vicesindaco – è un segno che l’università è centrale nella vita e nella progettazione della città. Questo convegno deve essere un’opportunità di incontro per tutti i cittadini, non solo per gli specialisti e inoltre è una vetrina per la città in ambito turistico».
Arianna Fermani
Sono circa venti gli esperti che interverranno durante le giornate e almeno dieci le università rappresentate. A questi si aggiungono circa 150 studiosi di filosofia di tutta Italia, studenti Unimc e studenti delle scuole superiori della Provincia, oltre a professori e insegnanti. La partecipazione è accreditata dal Miur per la formazione dei docenti. Il tema di discussione e indagine sarà declinato nelle tre sessioni del convegno, dedicate al rapporto tra passato e futuro nella riflessione filosofica antica e medievale, moderna e contemporanea. Uno spazio importante sarà dedicato alla didattica, visto che una delle missioni della Società è proprio quella di avvicinare il mondo delle scuole a quello accademico. Il focus principale ci sarà venerdì pomeriggio con la tavola rotonda “Per una nuova didattica. Scrittura filosofica e progetto modulare tra tradizione e innovazione”. Nella giornata conclusiva di sabato si parlerà di passato e futuro nella filosofia e sarà presentato il volume “Un secolo di filosofia attraverso i congressi della S.F.I. 1906 – 2013”, a cura di Gaspare Polizzi e Mario Quaranta. Gli incontri, aperti a tutti, si terranno mattina e pomeriggio all’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci. Il programma completo può essere consultato sul sito www.unimc.it.
Arianna Fermani e Francesco Adornato
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