di Marco Cencioni
Il festival per chi allena il corpo e la mente sceglie il racconto, la celebrazione, l’esaltazione delle grandi imprese sportive come tema della sua ottava edizione. Quella che, ancor prima che la kermesse inizi, segna il passaggio ad un’altra dimensione. Non più un evento provinciale o regionale ma – e non poteva essere altrimenti vista la scrupolosa ricerca della qualità che guida la Pindaro Eventi e il deus ex machina Michele Spagnuolo nell’organizzazione di Overtime – una rassegna che proietta Macerata al centro di quell’Italia capace di riconoscere l’importanza dei valori dello sport. E di abbracciarli a tutto tondo, per cinque giorni dal 10 al 14 ottobre, che si annunciano imperdibili per coloro che amano l’emozione e che cullano una speranza: parlare di storie diventate leggende possibili solo grazie al sudore e alla fatica dei loro protagonisti, in modo che possano essere la fonte alla quale le nuove generazioni possano abbeverarsi.
Nella sala Castiglioni della Mozzi Borgetti la presentazione del Festival che si è svolta questa mattina ha vissuto due momenti ben distinti. Ma entrambi uniti da un unico filo conduttore. La celebrazione di «qualcosa di buono che fa piacere venga riconosciuto» come dice Michele Spagnuolo e come sottolineeranno il sindaco Carancini e l’assessore Canesin, e i ringraziamenti a coloro i quali hanno permesso che la rassegna sia cresciuta di anno in anno. Gli uffici comunali, le istituzioni, i partner, le associazioni che hanno affiancato e sostenuto un progetto partito come tanti e arrivato come pochi. «Il successo di questa iniziativa è merito di chi ci ha creduto, della città e degli organizzatori – dice l’assessore – Overtime è cultura dello sport, di quello che c’è prima e c’è dopo. Tanti personaggi sportivi famosi l’hanno fatta crescere e noi continueremo sempre a sostenerla».
E l’elenco dei protagonisti sembra un Dream Team in grado di soddisfare il bisogno di ascoltare il campione, di sentire dal vivo la voce di chi ne racconta le gesta, di chi dello sport ne ha fatto una missione, un appassionato lavoro, di chi si impegna ogni giorno per tenerne vivi i valori. Da Federico Buffa (che chiuderà domenica il Festival) a Francesco Repice, da Beppe Bergomi (che lo inaugurerà ufficialmente mercoledì alle 21) a Filippo Magnini, da Riccardo Cucchi a Pierluigi Pardo, passando per Maurizio Damilano, Stefano Garzelli, Boscia Tanjievic, Moreno Torricelli, Giorgia Rossi e Giorgia Cardinaletti, Marino Bartoletti, Stefano Bizzotto, Franco Bragagna. Ma anche l’ex presidente del consiglio Massimo D’Alema e quel Roma Barcellona 3 a 0 della scorsa Champions, Gianni Petrucci ex presidente del Coni e a capo della federazione Italiana pallacanestro, che incontrerà il coach Cesare Pancotto (Poderosa Pallacanestro Montegranaro) e i giovani cestisti del territorio in un appuntamento organizzato in collaborazione con XL Extralight, oltre alle tante grandi firme del giornalismo come Darwin Pastorin, Stefano Vegliani, Matteo Cruccu, Dario Ronzulli, Angelo Carotenuto. Nazareno Rocchetti, ex fisioterapista della Nazionale Italiana di atletica leggera, il coach di nuoto Andrea Di Nino testimonial d’eccezione di Arena Italia.
E molti altri per cinque giorni che sono una full immersion che il sindaco Carancini, partendo dal tema “le grandi imprese sportive” coniuga in «Memoria. Celebrare e raccontare la memoria, valore assoluto, segno di grandissima civiltà. Tutti i personaggi che daranno vita alla kermesse saranno protagonisti di questa memoria, di quell’etica sportiva valore fondante di una comunità. Overtime è una delle cinque manifestazioni maggiori sulle quali investiamo e a cui siamo più legati. Comincia nel 2011, in sostanza insieme a noi. Siamo grati a Michele (Spagnuolo, ndr), che è la mente di tutto, e ad Alferio (Canesin, ndr) che ci ha creduto fin da subito. Sport e comunità: mai come ora il festival è la vera bandiera di questo binomio». Certificato anche dal Coni, presente il vice presidente regionale Giovanni Torresi: «Ad un’eccellenza come Overtime non poteva mancare il nostro sostegno». Dalla mattina alla sera, dal 10 al 14 ottobre, un fitto calendario di appuntamenti abbraccerà la città. Non mancheranno le proiezioni e i concorsi sui documentari e cortometraggi sportivi, una vetrina ormai tradizionale per valorizzare i lavori di registi e videomaker di settore, premiati il 10 ottobre, nella giornata inaugurale del festival. Macerata sarà ravvivata nelle cinque giornate del Festival anche per le strade della città, con spettacoli di parkour, corsi di bici per bambini, il “Tweed Ride Italia”, con biciclette vintage anni 20, e il 2° Torneo Overtime Old Rugby a supporto di Castelsantangelo sul Nera. Fondamentali le collaborazioni che nascono sul territorio. A partire dai più giovani: gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata raccontano in foto le grandi imprese sportive nell’esposizione “Overtime Photo Festival 2018”, in un progetto a cura di Massimiliano Verdino, con il contributo di Mosca srl e organizzato in collaborazione di Abamc e Associazione Bauhaus.
Si consolida il rapporto con l’università di Macerata con cui sono stati preparati i convegni su “sport e valorizzazione territori” e su sport ed inclusione sociale, nonchè il contest culinario “Gli studenti Unimc ai fornelli, tra internazionalizzazione e rispetto della tradizione”, realizzato in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 e Tipicità. Tra i convegni concertati con l’Università di Macerata, quello dal titolo “Comunicare lo sport attraverso la radio” con Marco Ardemagni e Filippo Solibello (Caterpillar AM), Riccardo Cucchi, Francesco Repice (Rai Sport), Dario Ricci (Il Sole 24 Ore-Radio24). Temi sociali anche al centro della presentazione del libro sulla prevenzione delle dipendenze patologiche: “Vuoi trasgredire? Non farti” di Giorgia Benusiglio, in collaborazione con Banca Macerata, ProgettoInArea e StammiBene. Così come il convegno in collaborazione Terme Santa Lucia dedicato al paralimpico e in cui interverranno la professoressa Catia Giaconi di Unimc e il dottor Danilo Compagnucci. Overtime, data la forte partecipazione di protagonisti e amanti dello sport che vengono da ogni parte d’Italia, rappresenterà come l’occasione per raccontare la città di Macerata e il territorio marchigiano. Oltre a far conoscere i luoghi maceratesi attraverso gli eventi, organizzerà degustazioni grazie a noti brand come Tipicità e Istituto Marchigiano di Tutela Vini. Infine, il palinsesto del Festival “Overtime Wine Festival”, in collaborazione con AIS Marche, è arricchito dalle mostre sullo sport come “Spartan Race” di Ernesto Scarponi, e un’altra dal titolo “E vissero … sconfitti & vincenti” a cura di Stefano Diomedi. Info e contatti .
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