Le “orme” maceratesi di Luigi Agnolin

RICORDO -L’arbitro internazionale scomparso ieri all’età di 75 anni era amico di Jonni e da giovane giocava a tennis nei campi del circolo di via Dante a Macerata. Con la “giacchetta nera” esordì in serie D a Tolentino, arbitrando i cremisi

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Luigi Agnolin in giacchetta nera

 

di Alessandro Feliziani

I campi del circolo tennis di via Dante a Macerata sono stati spesso una tappa fissa nei suoi, pur brevi, soggiorni a Macerata. Luigi Agnolin, l’arbitro internazionale di calcio morto ieri all’età di 75 anni poteva vantare, infatti, un legame particolare con Macerata e in città aveva un amico fraterno, Ruggero Jonni. I due, quasi coetanei, che si divertivano da giovani nelle sfide sui campi da tennis, erano diventati amici da ragazzi, grazie alla frequentazione dei rispettivi genitori, Guido Agnolin e Cesare Jonni, entrambi arbitri che hanno legato il loro nome alla storia del calcio italiano e internazionale. Le due famiglie sono state molte volte ospiti l’una dell’altra a Macerata e a Bassano del Grappa, dove gli Agnolin gestivano uno storico locale. Quando Luigi Agnolin veniva designato ad arbitrare in seria A ad Ascoli o quando per le sue trasferte arbitrali si trovava a passare per le Marche, non mancava di fare una sosta a Macerata. Una volta dismessa la “giacchetta nera”, i contatti, magari telefonici, non sono mai mancati. “L’ultima volta che era venuto a Macerata – ricorda Ruggero Jonni – era stato il 12 luglio di dieci anni fa per il funerale di mio padre. In seguito, per le annuali festività natalizie o in occasione di altre ricorrenze, abbiamo sempre continuato a sentirci telefonicamente e qualche volta ci è capitato anche di incontrarci a Roma o in qualche altra parte. Appena due settimane fa avevo saputo della sua malattia e la notizia della sua scomparsa, ieri, mi ha profondamente addolorato”.
Luigi Agnolin era legato al maceratese anche sul piano sportivo. Il suo debutto in serie D, infatti, avvenne a Tolentino alla metà degli anni ‘60 arbitrando una gara di campionato dei “cremisi” allo stadio “della Vittoria”. Da lì ebbe inizio una carriera in continua e rapida ascesa: tre anni in serie D, poi la C, il debutto in B e quindi l’esordio in serie A nel 1973 in Fiorentina-Cagliari. Luigi Agnolin è stato anche uno dei pochi italiani ad aver diretto in due campionati mondiali: nel 1986 in Messico (giudicato il migliore del torneo) e nel 1990 in Italia. Finita la sua carriere in campo – prima di assumere incarichi dirigenziali in diverse società – proseguì per un paio d’anni nel settore arbitrale come designatore degli arbitri di serie C. Lo stesso ruolo che un quarto di secolo prima era stato del maceratese Cesare Jonni, con il quale ha potuto condividere anche un altro titolo, il “Premio Mauro”, che dal lontano 1936 viene assegnato annualmente al miglior arbitro della stagione: il maceratese Jonni lo ricevette nel 1959 e il veneto Agnolin nel 1980.

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