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Via ai lavori alla chiesa
della Beata Mattia

MATELICA - Saranno spesi 150mila euro per la messa in sicurezza e la conseguente riapertura dell'edificio di culto

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beata-mattia-3-450x246Al via i lavori nella chiesa della Beata Mattia, resa inagibile dal terremoto, ma tra le più amate dai matelicesi, perchè custodisce le spoglie della veneratissima Beata, per una spesa complessiva di 150 mila euro. L’iniziativa è del Comune, che ha deciso di agire di urgenza, senza aspettare che l’edificio sacro fosse inserito nell’elenco dei beni culturali, come invece è capitato alla chiesa di Santa Teresa. “Trattandosi di una delle chiese cittadine cui i matelicesi sono più legati, l’amministrazione comunale insieme alle clarisse ed ai tecnici incaricati, ha cercato fin da subito di verificare la possibilità di intervenire quanto prima per la sua riapertura al culto in relazione a quanto previsto dall’art. 15/bis del Decreto legge n. 189 del 17 ottobre 2016 “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016, che regolamenta gli interventi urgenti sul patrimonio culturale”, spiega l’amministrazione comunale in una nota.

“Dall’ultimo incontro avvenuto martedì 19 settembre tra i tecnici della proprietà i tecnici comunali e funzionario responsabile della Regione Marche per la tutela dei beni culturali, è emersa la possibilità di poter avviare tempestivamente un intervento per la tutela della chiesa”, spiegano dal Comune. E’ in corso la progettazione delle opere da eseguire. “I lavori di messa in sicurezza che potranno essere finanziati in questa fase, saranno solo quelli di tipo provvisionale, in attesa che il bene sia inserito quanto prima tra quelli finanziati per la riparazione dei danni, ma saranno comunque sufficienti per la riapertura della chiesa al culto”, conclude la nota. Proprio ieri mattina sono state consegnate all’amministrazione comunale, le duemila firme raccolte tra i cittadini per chiedere, con una petizione, che la chiesa della Beata fosse riaperta. “Da sempre, il luogo sacro in questione rappresenta un punto di riferimento per la nostra comunità cittadina, oltreché meta di pellegrinaggi per i fedeli di altre città che qui si recano a chiedere intercessione alla Beata. Purtroppo, però, benché i danni riportati dalla struttura siano stati certificati e valutati dalle squadre abilitate al rilevamento come ammissibili al sostegno degli aiuti per la ricostruzione, la Chiesa non è stata inserita negli elenchi finora compilati in cui compaiono quelle che hanno riportato danni di una entità minore e dunque, proprio per questo, destinate a ricevere interventi di rimessa in pristino in tempi più rapidi – si legge nella petizione – poiché è realistico credere  che verranno emessi ulteriori provvedimenti per aggiornare gli elenchi già esistenti o redatti di nuovi, è vivo auspicio dei firmatari della presente che vengano profusi tutti gli sforzi possibili per l’inserimento, all’interno di essi, della Chiesa della Beata Mattia, in modo che siano avviati rapidamente i lavori di rimessa in pristino”.



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