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Ecco il centro sociale a Vallicelle
“Iniezione di fiducia per il futuro”

CAMERINO - Taglio del nastro per la struttura donata dall'associazione diritti degli anziani, la soddisfazione del sindaco Pasqui. Il segretario nazionale della Uil Barbagallo, presente all'inaugurazione: "Questo è l'esempio di ciò che si dovrebbe fare per la ricostruzione"

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Il taglio del nastro col sindaco Pasqui

 

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Intervento del segretario generale Uil Carmelo Barbagallo

 

E’ già un record la costruzione del nuovo centro sociale polivalente di Vallicelle a Camerino, donato dall’Ada (Associazione diritti degli anziani): una struttura da 120 metri quadrati con lo scheletro in legno, i muri ricoperti da un cappotto esterno, che ha visto la luce soltanto in un mese e mezzo. E’ stato inaugurato ieri pomeriggio alla presenza di Carmelo Barbagallo, segretario nazionale Uil. “Gli ultimi saranno i primi, dobbiamo diventarlo anche dal punto di vista economico, senza sogni siamo un paese che sta dormendo – ha detto Barbagallo – Io vengo dalla Sicilia, il terremoto di Messina ci consegna dopo decenni baracche che si sono tramandate da padre in figlio per diverse generazioni, il Friuli è un modello di ricostruzione efficiente a cui però nessuno fa riferimento. Il 68% del territorio italiano è sismico, questo centro è un bell’esempio dobbiamo ringraziare il sindaco se abbiamo potuto realizzarlo in così breve tempo”. Il sindacalista ha poi puntato il dito sulla giungla di leggi dell’Italia: “Dobbiamo delegiferare, in Italia ci sono 153 mila leggi – ha aggiunto – nessun Paese democratico ne ha questo numero, dentro questo guazzabuglio, è possibile fare di tutto, i burocrati possono lavorare per mettersi a posto le carte. Questa struttura, realizzata in tempi così rapidi è l’esempio di ciò che si dovrebbe fare per la ricostruzione. Vogliamo che questo posto sia sempre affollato, con eventi culturali, che coinvolgano non solo anziani ma anche giovani. Dobbiamo puntare sulla prevenzione, non sul creare condizioni per lutti e perdite quando si verificano i terremoti. Se si lavora per la messa in sicurezza del territorio, si aiuta a far ripartire il settore edile, tra i più penalizzati dalla crisi”.

ada6-650x366Il sindaco Gianluca Pasqui ha ringraziato per il gesto di grande solidarietà. “Grazie anche per le vostre parole, che vengono dal cuore, Camerino ha ancora l’esercito alle porte, la città è chiusa e vuota, se flette Camerino flette anche l’intero territorio – il commento del primo cittadino – vi ringrazio per questa bellissima casa, è un grande segnale di amore e accoglienza verso la popolazione anziana che sta soffrendo più di tutti le conseguenze del terremoto, è un gesto vero di ripartenza, un’iniezione di fiducia e coraggio verso il futuro, non esiste un piano B, non può esistere un piano B, o ce la facciamo, o ce la facciamo”. Il pomeriggio si è aperto con la musica del gruppo Etra di Maria Sole Cingolani ed è proseguito con i saluti delle autorità, presentate da Nirvana Nisi presidente Ada Marche. Sono intervenuti Adriano Musi presidente onorario Ada, Graziano Fioretti segretario Uil Marche, Manuel Broglia segretario Uil Macerata, Claudio Pettinari rettore eletto Unicam, Alberto Oranges presidente nazionale Ada, Romano Bellissima segretario Uil pensionati. Immancabile la benedezione del parroco, monsignor Mariano Ascenzo Blanchi.

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