Da sinistra: Gustavo Luis Zanini, presidente Fe.ma.cel di Rosario, Manuela Bora, assessore regionale, Massimo Lauri, Presidente Avis Regionale Marche, Mario Ercoli, Presidente Fedemarche di Buenos Aires
di Marco Ribechi
Marche e Argentina, un legame di sangue. Dopo la scoperta delle origini maceratesi della vice presidente dell’Argentina Gabriela Michetti, e dopo l’invito del sindaco Romano Carancini (leggi l’articolo), anche l’associazione di volontariato volge il suo sguardo al Sudamerica. L’Avis regionale insieme alle associazioni di “Marchigiani nel mondo” sta sviluppando un progetto per promuovere la cultura italiana. Capisaldi dell’iniziativa saranno Maria Montessori, straordinaria pedagogista di Chiaravalle, e il concetto di volontariato che rappresenta un’eccellenza tutta italiana. Il governo di Buenos Aires, sesta città con più italiani al mondo, ha infatti promulgato un bando per incentivare le relazioni culturali tra i due paesi. «L’Avis è una realtà eccellente di cui anche molti italiani non si rendono conto – spiega il presidente regionale Massimo Lauri – con oltre 55mila associati nella nostra regione soddisfa il 99% del fabbisogno di sangue. Non esistono al mondo altri esempi come questo. Nel 2006 abbiamo fondato proprio in argentina l’Avas (associazione volontari argentini sangue) che attualmente ha solo un’unica sede a Cordoba. L’obiettivo del nostro progetto è sviluppare la cultura del donatore oltreoceano proprio nel paese che forse ha il più forte legame con il nostro».
La firma dell’accordo
Importante è il coinvolgimento delle associazioni dei Marchigiani all’estero. Secondo l’Aire – Anagrafe italiani residenti all’estero – in Argentina sono presenti 61.309 marchigiani che corrispondono a circa il 50 per cento di tutti i marchigiani all’estero. Il paese inoltre conta ben 36 associazioni legate alle Marche. «Abbiamo letto che il sindaco di Macerata Romano Carancini ha invitato la vice presidente dell’Argentina Gabriela Michetti, originaria della provincia, per la stagione lirica dello Sferisterio – continua Lauri – Ci piacerebbe molto aprire una via di comunicazione istituzionale perchè nel progetto dovrebbero scendere in campo anche gli 11 comuni marchigiani gemellati con altrettante città dell’Argentina».
La delegazione di marchigiani nella sede dell’ambasciata di Buenos Aires. Al centro l’assessore regionale Manuela Bora con l’ambasciatrice. Tra gli ospiti anche il rettore di Unicam Flavio Corradini
I comuni che hanno un rapporto ufficale con il paese sudamericano sono: Civitanova (San Martin), Matelica (Las Rosas), Porto Recanati (Mar del Plata), Pollenza (Tortugas), Treia (Monte Buey), Cingoli (San Josè de las esquinas), Fermo (Bahia Blanca), Osimo (Armstrong), San Benedetto (Mar del Plata), Sant’angelo in Vado (Mar del Plata), Offida (Corral deBustos). «L’iniziativa è lodevole – conclude il presidente – Partendo dalla cultura dell’Avis e da Maria Montessori abbiamo l’obiettivo di promuovere la cultura del donatore del sangue, anche inteso come stile di vita salutare, sviluppare la rete in Argentina, rinsaldare i legami con la nostra regione. E’ la prima volta che l’Avis cerca di intraprendere un’iniziativa così grande fuori dai confini nazionali, siamo contenti che ad aprire la strada sia proprio l’Avis Marche con i nostri corregionali che, nonostante la distanza e il tempo passato, non hanno mai smesso di guardare con affetto ai propri luoghi di origine».
Un’immagine dell’incontro nell’ambasciata di Buenos Aires
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