La bruttissima sensazione di aver perso l’attimo. Deve essere quello che ha provato Tommaso, giovane toscano che nei giorni scorsi si trovava a Macerata. In via don Minzoni, davanti a un’aula universitaria ha incontrato una ragazza e le ha chiesto delle informazioni, poi tra loro ci sarà stato un cordiale scambio di battute, come può accadere tra due giovani sconosciuti, un saluto e poi ognuno per la sua strada.
Per Tommaso però non è stato un incontro come tanti. Il giovane ha pensato e ripensato a quella ragazza che probabilmente se ne sta da qualche parte a Macerata e ha deciso di tentare il tutto per tutto per ritrovarla. Pur in epoca di multimedialità e social network, in questi casi c’è ben poco da fare. E “l’ultimo dei romantici” si è dovuto affidare a carta penna. Su un foglio che poi ha appeso in via Don Minzoni ha scritto un messaggio: «Per la ragazza che ho conosciuto il 22 marzo alle 9,30 qui e a cui ho chiesto informazioni per la tabaccheria, questo è il mio cellulare. Sono Tommaso, il ragazzo di Firenze che ti ha detto che erano carine le tue lentiggini, spero che mi cerchi». Il cartello è rimasto attaccato per un paio di giorni per poi scomparire con questa storia di cui difficilmente si riuscirà a sapere il finale, a meno che Tommaso non decida di raccontarcelo, anche con una mail.
(a.p.)
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io trovo il gesto molto carino e dolce. c’è poco da prendere in giro e fare gli spiritosi. non tutti avrebbero avuto il coraggio
niente, nel maceratese sono tutti “ultimi romantici”. Sarà l’aria dell’entroterra o che siete tutti pazzi!
Maria Tronca dixit:
Lentiggini: l’attrazione per l’imperfezione
C’è una tipologia di donna che incarna bene tre feticismi sessuali: capelli rossi, incarnato pallido e lentiggini, meglio se sparse per tutto il corpo e non soltanto sul viso. Una cugina di mia madre era così e negli anni ’50, quando ancora il termine feticismo sessuale non esisteva, aveva un gran successo perché, anche allora, gli appassionati del genere erano tanti. Proprio come oggi. Però, in questo frangente, vi voglio parlare soltanto di uno dei tre sexual fetishism: le lentiggini. Allora, gli appassionati di questo particolare tipo di fetish apprezzano l’effetto decorativo di quelle che sono considerate delle imperfezioni della pelle.
I disegni irregolari che queste piccole macchie cutanee formano sul viso di chi le possiede, inducono i loro estimatori a fare fantasiose ipotesi di come potrebbero essere quelli su tutto il resto del corpo nudo. Ma il pensiero di quella nudità non è tanto eccitante rispetto a quello dello “schema” creato, e immaginato, dalle lentiggini sulla pelle. La loro densità, la misura, il colore e la frequenza con cui si susseguono sottolineano i movimenti, l’andatura e le curve delle loro portatrici in un modo che seduce l’occhio dei loro estimatori, anche subliminalmente. A seconda della luce e del colore dei vestiti che si indossano, ma soprattutto delle parti di epidermide che lasciano scoperte, la visione di un pezzettino di pelle ricoperta di lentiggini scatena l’eccitazione sessuale dei loro feticisti.
Costoro potrebbero rimanere per lunghissimi periodi di tempo ad osservare non tanto i lineamenti di un viso, la rotondità di un fianco o la bellezza di qualsiasi altra parte del corpo di una donna, ma soltanto le sue lentiggini e il modo sempre diverso in cui sono posizionate. In fondo la portatrice sana di lentiggini non è davvero così importante, sono loro le protagoniste, le “lenticchie”, che scatenano la libido, che fanno sognare ed eccitare sessualmente. E’ chiaro però che, essendo parte integrante di una donna, e un elemento particolarmente distintivo e attraente, le lentiggini aumentano il valore della sua proprietaria. La rendono agli occhi dei feticisti del genere più appetibile sessualmente di altre signore e signorine . In conclusione, per alcuni uomini (e donne saffiche), un lembo di pelle spruzzato di macchioline colorate provoca un delirium visivo, emotivo ed erotico. E se chi le sfoggia è una gran bella donna/ragazza, meglio. Altrimenti, va bene lo stesso. I maschi lentigginosi? Hanno le loro fan, ma in misura molto minore.
Che carino!
Caro Tommaso, auguro vivamente a lei, soprattutto, si faccia viva: non sa che si perde in un ragazzo come te.
ma quando il dubbio mi risveglia quando
via per la nebbia del mattin tranquillo
sfuman le larve che seguii sognando
colle man mi fo velo alle pupille
e mi guardo nel core e mi domando:
sono un poeta o sono un imbe.cille?