Massimo Costantini, Paolo Trillini, Maria Giovanna Varagona, Stefania Monteverde e Fabiola Scagnetti presentano “Tramando-Tremando”
Una collezione di abiti che nasce dalla voglia di superare il trauma e la paura del terremoto. Sedici outfit per raccontare la distruzione del quotidiano e dalla sofferenza creare bellezza. Presentato questa mattina nella sala Castiglioni della biblioteca comunale Mozzi Borgetti, “Tramando – Tremando. L’abito come metafora”, evento in programma sabato nel museo della tessitura in vicolo Vecchio (appena fuori Porta san Giuliano) alle 16,30 organizzato dall’associazione per l’artigianato artistico “Arti e Mestieri” e il museo della tessitura di Macerata e patrocinato dal Comune. L’idea nasce dall’incontro delle storiche tessitrici Patrizia Ginesi e Maria Giovanna Varagona con l’artista Paolo Trillini. “Nasce da questa ispirazione una piccola capsule collection, 16 outfit, – ha detto Trillini – una collezione di abiti che rappresenta una storia per raccontare la distruzione del quotidiano e sublimare la sofferenza attraverso la costruzione di nuova bellezza, usando il riciclo come ottica contro lo spreco. Un breve ma profondo viaggio che abbraccia, come è stato sottolineato, anche un altro tema che scuote quotidianamente le nostre coscienze: la violenza sulle donne”. L’obiettivo è superare, attraverso la creazione, lo stato di ansia e lo choc per la distruzione del territorio causata dalle infinite scosse di terremoto forgiando un atelier di bellezza su misura. “Un’intuizione bellissima – ha detto l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde – per ricostruire, che fa rinascere i tessuti e ci fa riflettere con stile e con un linguaggio diverso su quello che abbiamo vissuto, un’arte nuova messa a punto da un pezzo importante del nostro sistema museale”. Passando attraverso la poetica degli abiti il presente viene raccontato con la visione luminosa e gioiosa di un futuro possibile. Un futuro possibile del quale ha parlato anche la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo De Magistris di Caldarola, Fabiola Scagnetti, raccontando l’esperienza vissuta con gli studenti che hanno vissuto la totale inagibilità di 3 scuole. “Lo strappo – ha detto Scagnetti – ha costretto a costruire un tessuto nuovo su cui nutro fiducia”. All’evento che vede anche la condivisione dell’università di Macerata parteciperanno anche Massimo Costantini presidente dell’Associazione Arti e Mestieri e Autorità Istituzionali, Antonia Siega che farà alcune letture e Maria Cristina Leanza per l’Alchimia dei fiori di Bach. Info: museo@latela.net, tel. 3284651371 o 0733 232527.
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