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Sisma, turismo a picco:
“Far ripartire subito le attività produttive”

L'analisi di Coldiretti su dati Istat riferiti al dopo 24 agosto: "Pernottamenti di stranieri passati da 605mila a 224mila. Persi 15 milioni di euro". Le soluzioni proposte dalla categoria: "Stalle mobili e moduli abitativi a tutte le aziende e agli allevamenti danneggiati"

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Due turisti nel centro di Macerata (foto d’archivio)

 

“Per risollevare il turismo occorre innanzitutto far ripartire le attività produttive, garantendo in tempi stretti l’arrivo di stalle mobili e moduli abitativi a tutte le aziende e gli allevamenti danneggiati, superando i ritardi accumulati”. E’ questa l’analisi di Coldiretti Marche che aggiunge: “Solo così sarà possibile far ripartire l’economia dei territori terremotati cui l’agricoltura, tra manodopera familiare ed esterna, contribuisce in modo importante, alimentando anche un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo”. Mentre la Regione finanzia spot di promozione turistica su Rai e Mediaset (leggi l’articolo), secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat dentro al cratere ci sono ancora 247 agriturismi attivi e 143 esercizi alberghieri, più altri 844 tra b&b, campeggi, ostelli e altri esercizi ricettivi per un totale di 27.600 posti letto, .

A causa del terremoto i pernottamenti di turisti stranieri nelle Marche si sono ridotti di quasi due terzi, passando da 605mila a 224mila. prosegue Coldiretti basandosi su dati della Banca d’Italia relativi al mese di ottobre, secondo i quali il crollo dei visitatori provenienti dall’estero è costato alle strutture ricettive 15 milioni di euro nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo Coldiretti “è il primo effetto calcolabile del sisma del 24 agosto con le scosse che hanno determinato una vera e propria fuga di turisti con disdette delle prenotazioni ed effetti anche sulle aree considerate sicure. E il bilancio andrà sicuramente ad aggravarsi, considerato che negli ultimi due mesi dell’anno si sentiranno gli effetti anche del terremoto di ottobre-novembre, che ha devastato una fetta ancora più vasta di territorio”.

 



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