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“Sei comuni per un nuovo
polo scolastico unico”

INIZIATIVA - L'idea nasce dal comitato spontaneo "La scuola che vorrei nella valle del Fiastra". Presentato il progetto: creare una struttura che accolga gli alunni dell'asilo, della primaria e della secondaria di primo grado di Colmurano, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant'Angelo in Pontano e Urbisaglia

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Un momento dell’incontro che si è svolto a Colmurano

 

Realizzare un polo scolastico intercomunale. Questa l’idea del comitato spontaneo “La scuola che vorrei nella valle del Fiastra” che ha organizzato un incontro a Colmurano nei giorni scorsi al quale hanno partecipato i genitori dei bambini del luogo, per promuovere l’iniziativa: creare una struttura che accolga gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, di ben sei comuni: Colmurano, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano e Urbisaglia. L’intento è quello di arricchire il territorio con una struttura scolastica di alta qualità, per provare ad attuare, proprio attraverso la scuola, un’inversione dell’attuale situazione di difficoltà economica e demografica, che caratterizza i comuni della vallata, accentuata ulteriormente dagli ultimi eventi sismici. “I promotori ed i genitori, che hanno accettato di buon grado l’idea, decidendo di diffonderla e di condividerla, ritengono che la realizzazione delle scuole debba avvenire partendo dalle esigenze dei bambini, cercando di trasformare i disagi seguiti agli eventi sismici, in una grande opportunità – si legge in una nota del comitato – e ritengono inutile continuare a destinare ingenti risorse ad edifici scolastici confinati all’interno delle mura paesane, ripristinando spazi pensati spesso oltre un secolo fa, dove non si possono che utilizzare sempre le stesse vecchie filosofie educative”.

incontro-polo-scolastico-intercomunale-colmurano-3-400x225I membri del comitato propongono un progetto per una scuola «innovativa, sicura, a risparmio energetico, confortevole, accogliente, con aule con un’uscita all’esterno, spazi verdi attrezzati e ambienti flessibili e moderni.  La scuola, nuova negli spazi e nella concezione pedagogica, avrebbe un auditorium, una biblioteca, una palestra attrezzata, un’area verde, una mensa interna e degli spazi laboratoriali modulabili a seconda delle attività da svolgere, un’agorà intesa come spazio comune di gioco e di socializzazione. Una scuola che darebbe la possibilità di avere una differenziazione nell’offerta formativa e didattica e una varietà di orario. La costruzione del polo scolastico è una proposta volta anche ad arginare lo spopolamento dei comuni – sottolineano i rappresentanti di “La scuola che vorrei nella valle del Fiastra” – confermato da un’analisi dei dati demografici degli ultimi dieci anni. Avendo a disposizione una struttura sicura, unitamente alla possibilità di scegliere tra varie offerte didattiche, le giovani famiglie potrebbero scegliere di rimanere, tornare o, meglio ancora, venire nel nostro territorio. L’analisi dei costi infine, dimostra come la realizzazione di un unico plesso, completo di tutte le caratteristiche pensate e la gestione dello stesso, siano economicamente sostenibili e addirittura convenienti rispetto all’onerosa gestione degli attuali 18 edifici scolastici ricadenti nei sei comuni indicati che servono un’utenza di circa mille bambini e ragazzi». L’attività di sensibilizzazione proseguirà con altre assemblee nei comuni interessati anche per accogliere suggerimenti su quella che dovrà essere una scuola nuova di tutti. L’auspicio dei promotori è che le Amministrazioni locali si rendano sensibili all’esigenza e si facciano carico di adottare le iniziative di propria competenza, per la realizzazione di un unico polo scolastico intercomunale.



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