Si sta normalizzando la situazione sulle strade provinciali riaperte quasi nella loro totalità nonostante le avverse condizioni meteorologiche che non hanno facilitato il compito degli operatori da giorni sottoposti a turni più che pesanti. Paradossalmente le temperature non eccessivamente basse ed una neve singolarmente acquosa e densa hanno reso lo sgombro neve particolarmente difficoltoso. Molte sono state le rotture dei mezzi mentre incalzava la necessità di far presto e garantire i collegamenti in quell’area già fortemente devastata dal sisma che anche ieri ha fatto risentire la sua eco. Il lavoro è stato sicuramente intenso anche se purtroppo i disagi non sono mancati per quelle popolazioni che tutti avrebbero voluto mettere al riparo da qualsiasi ulteriore sofferenza e sacrificio.
Dopo la riapertura delle strade si sta attualmente lavorando sull’allargamento della carreggiate ristrette appunto per le abbondanti nevicate. In questa operazione sono impegnati, oltre ai mezzi delle imprese private, anche le turbine della Provincia con il personale dell’ente. In particolare, nelle ultime ore si è operato nel comprensorio Sarnano – Gualdo – Penna San Giovanni per proseguire poi per Monte San Martino. Stesse modalità operative anche nelle zone di San Ginesio, Fiastra e Bolognola. Strade provinciali, quelle dei comprensori appena citati, particolarmente importanti perché consentono alle frazioni ancora abitate dopo il terremoto di non restare isolate.
Fra queste sono state liberate le strade che conducono a Massaprofoglio di Muccia e Riofreddo che si raggiunge con la provinciale Forcella. Si è riusciti a tenere sempre aperta anche la Pieve Torina-Colfiorito.
Restano le criticità maggiori sulla strada da Cupi a Macereto nel comune di Visso e sulla Sarnano-Sassotetto che resta chiusa. Con gli interventi di domani si dovrebbero superare praticamente tutte le criticità ancora rimaste con eccezione della Sarnano-Sassotetto. Da domani si comincerà a lavorare sulla prima parte della strada dove è necessario rimuovere imponenti ammassi di neve dovuti alle slavine che come si ricorderà avevano intrappolato due operatori recuperati e messi in salvo solo dopo ventiquattro ore. L’intervento completo sarà possibile però solo dopo aver verificato con gli organi preposti le condizioni di sicurezza nella parte alta dove il pericolo di valanghe è accentuato. Per quanto riguarda le strade Anas è stata riaperta nel pomeriggio la ss77 (leggi)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati