AGGIORNAMENTO DELLE 14,45 – Domani (venerdì 20 gennaio) lezioni regolari nelle scuole di San Severino. A seguito della violenta ondata di maltempo, che ha portato neve e ghiaccio sulle strade, ma anche delle violente scosse di terremoto causate dall’ultimo sciame sismico, il sindaco Rosa Piermattei aveva dovuto emettere in questi giorni tre distinte ordinanze vietando il rientro in classe degli alunni. Dopo i necessari sopralluoghi da parte dei tecnici del Comune e della Provincia volti a garantire la sicurezza degli edifici, è stato emesso il nulla osta alla riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
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San Severino, 34 persone hanno trascorso la notte al centro di accoglienza aperto dal Comune nella vecchia palestra dell’Istituto comprensivo “Padre Tacchi Venturi”dopo le quattro scosse di terremoto di ieri. La struttura sarà aperta anche stasera dalle 20,30. Al suo interno Protezione Civile e Croce Rossa Italiana hanno allestito brandine con lenzuola e coperte.
In molti hanno dormito anche nei punti dove si trovano le roulotte. Il problema è la paura per il sisma. Nel comune ieri sera è tornata la corrente elettrica e la notte i settempedani hanno potuto dormire al caldo. Tanti però hanno deciso di trascorrere la notte in roulotte. Questa mattina a San Severino sono in corso le opere per la pulizia delle strade. Una vera e propria task force di spalatori è entrata in azione per liberare dalla neve e dal ghiaccio i percorsi pedonali del centro storico e i piazzali presenti nei pressi degli edifici scolastici. «Stiamo cercando di liberarle tutte. Abbiamo avuto 40 volontari che sono venuti dalla Brianza e che stanno cercando di aiutarci a ripulire i principali passaggi pedonali – dice il sindaco, Rosa Piermattei –. Devo dire che ho ricevuto ieri la telefonata del commissario Errani, e quelle della Regione. Il supporto non è mancato. Per ora, a causa della neve, non abbiamo potuto verificare se vi siano stati peggioramenti a causa delle scosse di terremoto». Frazioni isolate non ce ne sono «abbiamo camminato notte e giorno per controllare che i passi principali fossero aperti per non permettere che la neve avesse il sopravvento. Non l’abbiamo permesso» dice il sindaco.
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