I partecipanti all’incontro di ieri sera a Montecassiano
I sindaci Teodori, Gentili, Catena e Messi
«La politica del Maceratese è avviluppata su se stessa e ora deve cambiare». Così il senatore Pd Mario Morgoni a margine dell’incontro che ieri ha riunito oltre 70 persone a Montecassiano riassume la nuova svolta del suo partito. Ex sindaci come Cesare Martini, consiglieri comunali, dirigenti locali, iscritti e cittadini. L’ala critica del Pd maceratese, che non ha digerito le vicende politiche delle ultime elezioni provinciali, riparte da qui. Perché «la politica – dicono i sindaci Leonardo Catena, Andrea Gentili, Osvaldo Messi, Paolo Teodori e Sara Simoncini in una nota congiunta – deve trovare un’ispirazione ideale autentica e va coniugata con il lavoro quotidiano al servizio dei cittadini». A introdurre l’incontro sono stati proprio loro, i primi cittadini promotori del documento critico sulle elezioni provinciali. Tra i temi affrontati i problemi del post terremoto, con l’intervento del sindaco di Ussita Marco Rinaldi che ha portato una viva testimonianza della situazione dei territori montani, duramente minati a tutti i livelli dal sisma. Il deputato Piergiorgio Carrescia insieme a Morgoni hanno poi parlato del referendum e dei lati positivi di una riforma che, «garantisce – si legge nella nota – una maggiore rispondenza, nei tempi, nella qualità delle decisioni, nel risparmio delle risorse pubbliche, alle legittime aspettative ed esigenze dei cittadini e degli operatori economici». Filo rosso della serata la necessità di rinnovare il Pd. «Un partito decisivo per dare una prospettiva a questo paese – dicono i sindaci nella nota – non può caratterizzarsi come chiuso su se stesso, impegnato a garantire equilibri e prospettive di sopravvivenza ad un ceto politico ogni giorno più inviso ai cittadini. Anche in provincia di Macerata dopo l’avvilente esperienza delle elezioni degli organismi dell’ area vasta che hanno visto il prevalere di ambiguità, logiche compromissorie e operazioni meschine nel segreto dell’ urna occorre una forte ventata di rinnovamento che renda più respirabile l’aria e liberi il partito dai potentati che lo soffocano». In questo scenario Ornella Formica e Settimio Novelli sono «servitori leali e generosi dell’ interesse del Pd , rimasti vittime delle ormai note logiche di potere». L’assemblea è stata la prima di altri appuntamenti che toccheranno varie località.
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