Parcometri senza bancomat,
Caldarelli: “Se non si paga
multa difficilmente contestabile”

MACERATA - Fa discutere la norma che impone di dotare i dispositivi di pagamento via Pos. "Il problema è manca il decreto attuativo - spiega l'assessore Marco Caldarelli - I costi per il rinnovo delle macchine sarebbe elevato e le transazioni bancarie potrebbero incidere sui costi del biglietto". La soluzione: "Da Apm è disponibile la carta magnetica E-Park"

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di Claudio Ricci

Parcometri senza bancomat: pagare il ticket o no? Questo è il dilemma che si pone con la la legge di stabilità del 2016 che al comma 901 prevede che dal 1 luglio i pagamenti possano essere effettuati anche con carte di credito e bancomat. Motivi per cui  i dispositivi di controllo della durata della sosta devono essere dotati di pos. Per i comuni che ancora non si sono adeguati è già scattato l’obbligo appunto di adattare tali parchimetri di controllo della durata della sosta alle esigenze di chi può pagare solo con bancomat. Due le scuole di pensiero. Da una parte c’è chi sostiene che se i Comuni non provvedono a rinnovare i parcometri i cittadini che non siano in grado di pagare il disco orario in contanti potrebbero sentirsi legittimati a sostare gratis. Secondo questa interpretazione la sanzione non può essere comminata ed ove lo sia può essere eventualmente contestata anche senza ricorso proprio perché il Comune è inadempiente agli obblighi della finanziaria. Dall’altra c’è una sentenza del 5 luglio con cui la Corte di cassazione ha specificato che in alcuni casi la multa può ritenersi valida. Secondo gli Ermellini nella mancata esposizione del tagliando di sosta, il controllo del giudice non può estendersi fino a sindacare eventuali vizi di legittimità della delibera di giunta di concessione del servizio ad un’impresa privata. La questione era già stata sollevata in Consiglio comunale a giugno da Paolo Manzi (leggi l’articolo).

Marco Caldarelli

L’assessore alle Partecipate e Polizia Municipale Marco Caldarelli

«Manca il decreto attuativo della legge che doveva essere approvato entro febbraio – spiega l’assessore Marco Caldarelli – Il che si traduce in una serie di problemi. I costi elevato per il rinnovo di tutti i dispositivi della città, il collegamento online dei parcometri con le banche, se il ministero prevede o meno delle facilitazioni per l’installazione, gli importi della transazione di pagamento che variano in base alle convenzioni con le banche. Quindi la mezz’ora di sosta che oggi costa 50 centesimi potrebbe finire a 1,20 euro se la commissione della banca è ad esempio di 70 centesimi. Tutti questi problemi sono all’attenzione della gestione dei parcometri. Nel caso in cui il ticket non viene pagato la sanzione sarebbe difficilmente contestabile». Ai problemi attuativi si aggiungono quelli sulla reale utilità dei pagamenti via pos. «Il bancomat e la carta di credito nascerebbero già vecchi – dice Caldarelli – non consentono di aggiornare gli orari di pagamento con l’auto in sosta. Esistono di sistemi di tele-pagamento tramite app che vanno considerati quando il ministero deciderà di attuare la legge. A Macerata è già disponibile pagamento con bancomat per E-Park una carta magnetica che scala il credito in base al tempo di sosta che può essere impostata in base alla zona. Si prende ad Apm e per i professionisti è fatturabile».



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