di Michele Carbonari
Una piccola parte di Marche e della provincia di Macerata al Giro d’Italia 2016. Infatti, il recanatese Riccardo Stacchiotti è l’unico ciclista a rappresentare il Maceratese ed è uno dei due marchigiani, l’altro è il filottranese Michele Scarponi, ad aver partecipato alla 99esima edizione della corsa terminata domenica scorsa. Venticinque anni da compiere a novembre, Stacchiotti è professionista dal 2014 e attualmente fa parte del team italo-giapponese Nippo-Vini Fantini, in cui milita Antonio Nibali, fratello minore del campione Vincenzo, vincitore della corsa. Il giovane classe 1991, alla sua seconda partecipazione al Giro, quest’anno ha chiuso penultimo in classifica generale con un distacco di quasi cinque ore dal primo classificato.
Quali sensazioni si provano a correre il Giro d’Italia?
«Sicuramente è molto emozionante. Per ogni ciclista è un sogno, anche per me che da piccolo lo guardavo sempre. È bellissimo anche l’abbraccio dei tifosi, della gente assiepata lungo la strada che da’ una carica immensa».
Chi sono i tuoi idoli?
«Pantani è il mio mito assoluto, sono cresciuto con le sue imprese. Oggi dico Peter Sagan, uno che forse neanche conosce i suoi limiti e che potrebbe fare veramente grandissime cose».
Come è nata la passione per la bicicletta?
«Io da piccolo giocavo a calcio poi mio padre, che è un appassionato di ciclismo, mi ha fatto provare la bicicletta ed eccomi ancora qua».
Qual è stata la tua formazione ciclistica?
«Ho iniziato ad 8 anni a Recanati, dove sono rimasto fino a 16. Poi per due stagioni ho militato in una squadra di Jesi. A 18 anni sono passato in una formazione dilettantistica di Faenza e quindi, successivamente, il salto alla Nippo-Vini Fantini con la quale sono diventato professionista».
Che ruolo hai in squadra?
«Adesso sto facendo la gavetta e devo dire di trovarmi abbastanza bene. Il mio compito è quello di aiutare il mio capitano Damiano Cunego».
Come mai questo ritardo in classifica?
«Sicuramente il ruolo che ricopro non mi obbliga a forzare i tempi in classifica generale, una volta svolto il mio compito ho la possibilità di rimanere un po’ più staccato e recuperare le energie. Considerando che dei 204 iscritti all’inizio si sono ritirati quasi cinquanta atleti, posso dire di essere fiero e felice di aver concluso il Giro, come ci sono riuscito anche lo scorso anno».
Qual è il tuo sogno?
«Finora ho vinto due tappe al Tour de Hokkaido, in Giappone. In squadra cerco sempre di imparare dai più esperti e crescendo mi piacerebbe ottenere qualche bel risultato personale anche al Giro».
Quali sono le tue caratteristiche?
«Io sono un passista veloce, mi difendo bene sulle salite corte e ho un bello spunto breve. Pure in discesa me la cavo abbastanza. Mi aiuta il fatto di essere uno spericolato fin da piccolo, anche se a volte sono andato per terra, ma questo fa parte del ciclismo».
Da destra: Riccardo Stacchiotti, il compagno di squadra Alessandro Bisolti e Giorgia Palmas, madrina del Giro d’Italia 2016
Hai dei tifosi che ti seguono?
«Sì, la mia famiglia mi ha sostenuto in molte tappe ma anche alcuni amici sono venuti in più occasioni. Fa molto piacere avere delle persone care che ti sono vicine».
Avevi un favorito prima che iniziasse il Giro?
«Fin da subito ho creduto potesse vincere Nibali, visto che lo aveva preparato molto bene. Dopo le difficoltà di Vincenzo nella seconda settimana il favorito in quel momento era diventato l’olandese Kruijswijk, che poi è caduto e di conseguenza ha perso le sue chances di vittoria».
A proposito di Nibali, lo conosci?
«Sì. Io sono amico di Scarponi che è suo compagno di squadra e quindi me l’ha fatto conoscere. Appena terminato il Giro ho scambiato due parole con lui, gli ho fatto i complimenti per il meritato successo, l’ho visto molto contento. In più, in squadra con me corre il fratello più giovane di Vincenzo, Antonio Nibali».
Quali saranno i tuoi prossimi appuntamenti?
«Adesso sono a casa per riposarmi alcuni giorni ma a breve ripartirò perché dal 16 al 19 giugno parteciperò al Giro di Slovenia e il 26 giugno, in Lombardia, ci saranno i Campionati Italiani».
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