Gli agenti della forestale hanno sequestrato una centrale idroelettrica a monte dell’abitato di Sassoferrato. Per produrre energia, utilizzava le acque del torrente Sanguerone captando però l’intera portata del fiume e lasciando l’alveo completamente privo di acqua per circa 200 metri. La scoperta è stata fatta grazie alla segnalazione di un pescatore, che era lungo un tratto difficilmente raggiungibile del torrente, caratterizzato da acque cristalline e presenza di trote e gamberi di fiume. Il Cfs ha constatato la scomparsa di ogni componente faunistica e floristica riconducibile all’ecosistema fluviale. L’autorizzazione dell’impianto prevedeva il rilascio di un minimo deflusso vitale di 70 litri al secondo, un deflusso che è stato ripristinato aprendo le paratie della centrale. Il proprietario della centrale è stato denunciato per danneggiamento aggravato di acque pubbliche, e rischia fino a 3 anni di reclusione. A coordinare le indagini è il pm Irene Bilotta.
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