Neonato trovato morto, il papà:
“Il lenzuolino era bagnato,
forse ha avuto un rigurgito”

CHOC A CORRIDONIA - Il piccolo, Moenes Messaoudi, aveva un mese e mezzo. La mamma ieri sera lo ha messo nel lettino a pancia in sotto. Disperazione in casa dove la coppia, di origine tunisina, vive con altri due bambini. Il padre: " A mezzanotte l'ultima poppata, stava bene. Era un angioletto". L'ipotesi è che si tratti di una morte in culla. Disposti accertamenti

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Mondher Messahoudi, il papà del bimbo

Mondher Messahoudi, il papà del bimbo

 

di Marina Verdenelli

(foto Lucrezia Benfatto)

Era il terzo di tre fratellini Moenes Messaoudi, il bimbo di un mese e mezzo trovato morto in culla questa mattina a Corridonia (leggi l’articolo). «Dio me lo ha donato e sempre Dio me lo ha tolto». Il papà, Mondher Messaoudi, 36 anni, parla così dall’ uscio della sua abitazione in via Maria de Reja, nel borgo storico. Carabinieri e 118 sono andati via da un’ora e lui, cellulare in mano, scorre le foto del bambino in un album che ha postato solo pochi giorni fa su Facebook. «Era il nostro angioletto – dice – non so cosa abbia avuto, stava bene, cresceva, ieri sera a mezzanotte l’ultima poppata. Mia moglie lo ha allattato e poi messo nel suo lettino, a pancia in sotto. Questa mattina l’ho preso in braccio ed era morto, già freddo». Alle 8 la mamma del piccolo si è svegliata e ha mandato un messaggio al marito che dormiva in un’altra camera con gli altri due bambini. «Ci dividiamo i compiti – dice Messaoudi – lei pensava al piccolino e io agli altri due. Mi ha ricordato che dovevo controllare se mia madre aveva preso le medicine del mattino. E’ stata poco bene ultimamente. Poi l’ho raggiunta in camera. Ho preso Moenes in braccio ma ho capito che qualcosa non andava. Era rigido, freddo, non si muoveva più. Abbiamo chiamato il 118. Ho aspettato l’ambulanza fuori per far trovare subito la mia casa ma non c’è stato nulla da fare. Il lenzuolino era tutto bagnato, forse ha avuto un rigurgito».

L'abitazione di via de Reja dove è morto il neonato

L’abitazione di via de Reja dove è morto il neonato

In via de Reja sono arrivati anche i carabinieri. Per ora l’ipotesi è che si tratti di una morte in culla. Il corpicino del bambino è stato portato all’obitorio dell’ospedale di Macerata ed è stato posto sotto sequestro. E’ a disposizione della magistratura che valuterà se disporre l’autopsia. La mamma del piccolo, Belaid Ikram, 30 anni, lo ha dato alla luce il 13 gennaio scorso. La coppia ha altri due bambini, uno di 4 anni e mezzo e l’altro di due anni e otto mesi. Tutti maschi. «Siamo scoppiati tutti a piangere questa mattina – continua Messaoudi – ora penseremo alla sepoltura. Vorremmo tenerlo in Italia, valuteremo. Ad Ancona c’è un cimitero per musulmani». Ben integrato a Corridonia Messaoudi è nel Maceratese dal 2005. Dal 2010 lavora per l’azienda di Santoni calzature dove fa l’operaio. Dopo la tragica notizia in tanti lo hanno cercato e chiamato, tra gli amici italiani, per fargli forza.

 

 

 

 

L'abitazione a Corridonia dove è morto il neonato

L’abitazione a Corridonia dove è morto il neonato



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