Toni Calzature saluta dopo 33 anni
“Ora ci godiamo la pensione”

MACERATA - Ultima settimana di lavoro per Alba Toni e Giuseppe Miluch. Hanno aperto l'attività nel 1982 e da allora intere generazioni di bambini sono passati nel loro negozio. Per nessuno è mai mancato un palloncino

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Giuseppe Miluch e Alba Toni nel loro negozio

Giuseppe Miluch e Alba Toni nel loro negozio

 

di Alessandra Pierini

Negli ultimi 33 anni intere generazioni di bambini maceratesi hanno calzato le scarpe acquistate da Toni Calzature, storica attività di via dei Velini che si avvia alla chiusura. E’ iniziata infatti l’ultima settimana di lavoro per Alba Toni e Giuseppe Miluch che hanno deciso, dopo una vita dedicata al lavoro, di godersi la pensione, la famiglia e gli amati nipotini.

Tutto è iniziato nel 1982 quando la coppia ha deciso di trasferirsi da Appignano, dove il padre di Alba aveva un negozio di calzature per bambini. «Quando siamo arrivati nel capoluogo – ricorda la titolare – abbiamo cercato un locale in centro storico ma era tutto pieno e i prezzi degli affitti erano inaccessibili. Era molto diverso da ora. Poi abbiamo trovato il negozio in via dei Velini dove siamo ancora oggi. Allora era l’estrema periferia della città e molti pensavano che non ce l’avremmo fatta. Abbiamo iniziato con le calzature uomo donna ma poi mi sono accorta che mi piaceva servire i bambini e che avevo un certo gusto nelle scarpe per i più piccoli, così ci siamo convertiti».
All’inizio non tutto è stato semplice: «Nei primi due anni l’attività non decollava finchè non ho deciso di affittare una delle vetrine nel sottopassaggio tra corso Cavour e via Garibaldi. L’ho allestita con un albero sul quale ho messo le scarpe e da quel momento è stato il boom, tanto che ad un certo punto abbiamo anche aperto un secondo punto vendita a Tolentino».
Alba Toni svela anche i segreti del successo dell’attività: «Ho sempre scelto la qualità dei calzaturifici locali e andavo direttamente a scegliere le scarpe in fabbrica. Mi permettevano di fare anche dei cambiamenti, di scegliere di colori, di modificare secondo le mie preferenze. C’era anche qualcuno che mi portava il campionario per sapere secondo me quali sarebbero piaciute di più. A parte questo i bambini mi sono piaciuti sempre tanto, così innocenti, con le loro risposte sorprendenti».
Per loro in negozio ci sono sempre stati tanti palloncini colorati: «Una volta un papà disse ad un bambino che ne aveva preso “Come si dice?” e il piccolo “Me ne dai un altro?”. Potrei scriverci un libro con tanti episodi e aneddoti».
La decisione di chiudere si è concretizzata con la pensione: «E’ stata una bella avventura ma avevo sempre promesso che a 60 anni avrei smesso – prosegue Alba –  In effetti abbiamo prima chiuso il negozio di Tolentino e ora il 31 ottobre anche quello di Macerata. E’ stata una vita di lavoro e sacrificio, per noi, per i figli. Adesso è arrivato il momento di goderci i nipoti, di fare qualche viaggio che non abbiamo potuto fare finora e anche, perchè no, di leggere tranquillamente un libro».
Intanto numerosi clienti sono passati a salutare, a ringraziare. Non sono mancati neanche giovani interessati a proseguire l’attività: «Noi siamo disponibili – dicono Alba e Giuseppe – ma finora non si è concretizzato nulla».

 



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