Una piattaforma metanifera
Si sposta dalla politica alla magistratura la contesa sulle attività estrattive in mare. I portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati Patrizia Terzoni, Andrea Cecconi e Donatella Agostinelli in una nota congiunta insieme agli altri deputati M5S in Commissione Ambiente e ai portavoce del consiglio comunale di Ancona Andrea Quattrini, Maria Ausilia Gambacorta, Francesco Prosperi e Daniela Diomedi annunciano un’azione legale contro le piattaforme estrattive in Adriatico: «Ormai è palese – scivono i M5s – il governo vuol far diventare il mare Adriatico il “salotto” delle grandi compagnie che si occupano di attività estrattive. Uno scenario inaccettabile: mentre in altri paesi le piattaforme vengono mandate in pensione, da noi si concedono autorizzazioni a cascata calpestando ogni norma e regola. In merito ai due “blocchi” dai nomi Bonaccia Sw e Clara Sw, i quali dovrebbero essere installati a breve a poche miglia da Ancona, la documentazione di Via (valutazione di impatto ambientale) che si può visualizzare sul sito del ministero dell’Ambiente prevede diverse prescrizioni: in parole povere, prima di “piazzare” le piattaforme ci sono alcuni lavori e accorgimenti ai quali bisogna provvedere in via preventiva. Ebbene, sulle verifiche di ottemperanza in merito a queste operazioni, si è finora provveduto soltanto in minima parte. Considerando che parliamo di due strutture da quattro pozzi ciascuna, le quali prevedono lo scarico a mare di acque di strato per 30 mc/giorno con rischi di inquinamento notevoli, abbiamo deciso come Movimento 5 Stelle di presentare un esposto alle procure della Repubblica di Ancona e Roma. Con questa azione si chiede di provvedere alla valutazione delle azioni poste in essere e di considerare l’interruzione dei lavori in corso di svolgimento privi delle regolari autorizzazioni e delle opportune verifiche. I pericoli per l’ambiente marino sono già elevatissimi e l’installazione di piattaforme pluri-decennali ci vede contrari a prescindere, ma il mancato rispetto delle regole può rappresentare un incremento dei rischi. Per questo, vogliamo vederci chiaro».
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Che si debbano rispettare al massimo le regole per la salvaguardia dell’ambiente, non nutro dubbi, anzi voglio pensare che controlli rigorosi saranno effettuati come da legge.
L’invocare la chiusura di tante opere senza una precisa e dettagliata relazione degli enti preposti ai controlli, mi fa pensare che siamo di fronte ad un generalizzato NO che contrasta tutto e tutti laddove si cerca di creare nuove fonti di lavoro, nuove energie, nuove e moderne soluzioni alle attività nel nostro Paese.
Vorrei ricordare che l’energia che importiamo dai paesi confinanti e generata da centrali nucleari ( che ci circondano ) ci costa il 30% in più della media europea: Tutto ciò, tradotto in parole povere, non fa che aumentare i costi di produzione e la conseguente crisi di molti operatori nell’industria, impossibilitati a sopportarne l’elevato prezzo, pena la esclusione dal mercato globale.
D’accordo, salviamo l’ambiente, ma salviamo anche il lavoro e soprattutto l’energia di cui abbiamo vitale bisogno.
Oggi l’Egitto plaude l’ ENI !
sì salviamo l’ambiente e il lavoro : vogliamo tante Taranto! vogliamo tante TAV! …ma mi faccia il piacere!!!
le nuove e moderne energie non vengono dal fossile, il lavoro non viene dalla distruzione del territorio e del mare. Rido per non piangere.
Andrea Boccia.
Tante TAV tuteleranno l’ambiente perché avremo molto meno bisogno di energia fossile. Taranto evidentemente è da rivedere, ma non certo con la chiusura della più grande acciaieria europea che contribuisce in buona percentuale alla ricchezza del paese.
Non so quali siano le nuove e moderne energie di cui Lei parla, se allude ai mulini a vento, dubito molto che i grandi complessi industriali, le ferrovie ed i complessi meccanici di grande mole, possano funzionare.
Lei non sa e mi permetto di dirglielo : la vicina Svizzera, grande produttore di energia elettrica a caduta di acqua, si è dotata di 5 centrali nucleari che sono, quasi alle porte di casa nostra.
Rida pure, perché di fronte a Lei noi piangiamo, certi di farLe il piacere che chiede.
Andrea Boccia.
Dimenticavo di dirLe che i TAV , entro il 21° secolo , sostituiranno, in buona parte, gli aerei oltre che, evidentemente, i mezzi mobili a 4 ruote.
Pensi,poi, che negli States si sta studiando un TAV che attraversi l’Atlantico.
Se questa non è ecologia, continui a ridere.