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Quando la tecnologia e la robotica diventano strumenti di riabilitazione

PORTO POTENZA - Il prossimo 21 novembre appuntamento di rilevanza nazionale per fare il punto sui vantaggi riabilitativi della tecnologia. Si parlerà in modo particolare degli innovativi Esoscheletri indossabili tracciandone le prospettive di fruizione e mettendo a confronto le esperienze di chi ne ha già usufruito

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santo stefanoIl prossimo 21 novembre, , si terrà un evento organizzato dal Santo Stefano Riabilitazione (all’Auditorium della sede di Porto Potenza Picena) alla robotica e alla tecnologia applicata alla riabilitazione, attraverso la quale aiutare l’uomo in modo determinante a recuperare le proprie abilità. Il programma prevede, dopo l’apertura dell’amministratore delegato dell’Istituto di Riabilitazione S.Stefano Enrico Brizioli che illustrerà lo sviluppo del parco tecnologico del Santo Stefano, un intervento sull’utilità degli esoscheletri indossabili per il recupero della deambulazione nella sindrome del motoneurone superiore, per poi trattare l’illustrazione dei benefici concreti dell’applicazione della tecnologia nel trattamento dei pazienti sul territorio e, nello specifico, della sclerosi multipla. Si passerà poi ad una dimostrazione pratica dell’utilizzo dell’Esoscheletro Ekso. Tra le presenze M. G. Ceravolo, Cattedra di Neuro Riabilitazione Università Politecnica delle Marche, S. Filoni, Fisiatra, Direttore Sanitario Istituto Riabilitazione gli Angeli di Padre Pio, San Giovanni Rotondo (Foggia), F. Molteni, Direttore Unità Complessa di Riabilitazione Ospedale Valduce Villa Beretta, A. Morgantini, Fisiatra, Direttore Area Medica Istituto di Riabilitazione Santo Stefano.

L’Istituto Santo Stefano sta potenziando il proprio parco tecnologico con l’introduzione dell’utilizzo dei robot per l’arto superiore e inferiore per il raggiungimento dell’eccellenza nel recupero della disabilità. Numerose le tecnologie in uso, tra cui lo stesso “Esoscheletro”, e poi il “G-EO Systems” e l’”Erigo” per il trattamento dell’arto inferiore e che permettono di riportare in posizione verticale il paziente, l’ “Amadeo”, per la riabilitazione della mano, laRealtà Virtuale”, per la riabilitazione sia motoria sia cognitiva. La sfida dei prossimi anni del Santo Stefano è di consolidare l’approccio alle disabilità del paziente con un sistema integrato di trattamenti, supportati dalle più moderne tecnologie robotiche.

 



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