[slideshow_deploy id=’561956′]
(In alto la galleria fotografica)
Non delude le aspettative la festa paesana di Apiro, avvenuta il 13 agosto, in concomitanza con il festival internazionale del folclore «Terranostra», giunto ormai alla sua 44esima edizione. Il paese è stato letteralmente preso d’assedio da centinaia di turisti, italiani e stranieri che giungono fino alle più remote lande della provincia di Macerata per godere, sia degli ottimi spettacoli presentati dagli otto gruppi internazionali, sia per approfittare della famigerata ospitalità e cortesia dei suoi cittadini. E’ proprio grazie al loro duro lavoro, spesso volontario, che i visitatori possono vivere un’esperienza indimenticabile segnata soprattutto da un reale contatto con gli abitanti locali ormai abituati ad accogliere gli ospiti in maniera impeccabile. L’evento attesissimo rappresenta senza dubbio una delle massime espressioni della cultura popolare marchigiana e per questo ha ottenuto in premio la medaglia d’oro e l’alto patronato della Presidenza della Repubblica. Inoltre è stato inserito nella lista delle «Mille Meraviglie Italiane» proprio per il suo grande contributo nel mantenimento e nella diffusione della cultura italiana. E realmente di meraviglia si tratta: è difficile poter immaginare un altro luogo così isolato accogliere ogni anno centinaia di stranieri che resteranno per sempre affascinati dalla genuinità di queste terre. Mario Mariotti, storico musicista del gruppo afferma: «Ritengo che uno degli aspetti più belli di questo festival, sia proprio la capacità di integrare realtà così diverse tramite la condivisione di cose semplici come la musica, il ballo e il cibo. Ogni anno, nonostante le sue modeste dimensioni, Apiro diventa per 10 giorni il centro del mondo. In queste terre così tradizionali sono arrivati gruppi dai più remoti angoli del globo e tutti hanno sempre lasciato il paese a malincuore. Frequenti sono i matrimoni misti tra membri di gruppi differenti che hanno trovato la loro sinergia durante questi giorni di festival. Inoltre un momento molto toccante è la messa del 15 agosto: durante questa mattinata la chiesa viene ripartita tra i rappresentanti dei vari stati, ognuno professando i propri culti e le proprie religioni all’interno di uno spazio sacro che oltrepassa i limiti della politica e dell’economia internazionale. Uno spazio condiviso non da dogmi e imposizioni ma dal semplice desiderio di incontrare il prossimo e instaurare una pacifica comprensione reciproca. In fondo nella nostra chiesa di Sant’Urbano abbiamo la dimostrazione che le vere relazioni tra le persone si basano sul dialogo e la condivisione. Spero che il festival non perda mai questo spirito che lo caratterizza e che sicuramente è il tesoro più prezioso da custodire».
Così, durante la festa paesana, gli otto gruppi invitati hanno cucinato i piatti più tipici dei loro paesi, offrendoli per le vie della città a prezzi simbolici. Folclore, spettacolo, tradizioni e cucina si sono fusi per dare vita a momenti di gioia, felicità e interculturalità bagnati da ottimi vini e celebrati tramite divertenti danze collettive. A rendere ancora più interessante l’evento ha contribuito anche la bellissima mostra fotografica del Centro Studi Balelli allestita nel foyer del Teatro «G. Mestica» sul tema: «La donna nella fotografia di Balelli». Le immagini, catturate da tre generazioni di fotografi operanti a Macerata, partono dalla fine dell’Ottocento per arrivare sino alla metà del Novecento raccontando il ruolo della donna nella società dei piccoli centri della nostra provincia. Nelle parole di Federico Ciattaglia, presidente dell’Associazione Culturale e Folcloristica Urbanitas, risiede il migliore commento alla manifestazione: «Se pensiamo che una piccola realtà come Apiro, tramite «Terranostra», riesce a diffondere nel mondo valori fondamentali come accoglienza, integrazione, pace e armonia tra i popoli, riusciremo certamente ad essere un po’ più sereni e fiduciosi verso il prossimo e verso il futuro». Quindi, se volete partecipare a questo imperdibile evento l’appuntamento è per la serata finale del 15 agosto, giorno in cui tutte le delegazioni dei gruppi si esibiranno in un teatro all’aperto con il meglio del loro repertorio, buon cibo e divertimento assicurato».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati