di Claudio Ricci
Si concede un pò di meritato relax con la figlia Betta, Elisabetta Zaccari, dopo l’incontro di stamattina con il provveditore Luca Galeazzi, per discutere dei 13 studenti rimasti senza la classe quinta dopo la chiusura improvvisa del corso linguistico all’istituto dei Salesiani di Macerata (leggi l’articolo). La rappresentante di classe in compagnia della figlia (anche lei studente della classe sfortunata) di alcuni genitori e degli altri ragazzi, sfrattati dal linguistico e ad oggi ancora in cerca di una classe quinta per terminare gli studi, sono andati negli uffici della dirigenza scolastica provinciale per far sentire la proprio voce e rivendicare ciò che la costituzione sancisce come inconfutabile: il diritto e il dovere ad un’istruzione completa. L’incontro di stamattina con il dirigente Luca Galeazzi sembra aver dato esiti quanto meno speranzosi e la delegazione di studenti e genitori ricevuta negli uffici di via Armaroli esce con un atteggiamento più disteso rispetto a quello dei giorni scorsi.
« All’inizio Galeazzi ha mostrato un atteggiamento di chiusura- racconta la Zaccari – Non voleva nemmeno accoglierci nel suo ufficio se non una o al massimo due persone. Poi qualcosa è cambiato nel suo modo di porsi. Ci ha fatto entrare ( eravamo 8 genitori e qualcuno degli studenti) e poi abbiamo parlato. Inizialmente le sue posizioni erano rigide come la linea tenuta anche la volta scorsa. Poi è come se fosse cambiato improvvisamente qualcosa. Si è dimostrato più aperto al dialogo, spiegando che la sua principale difficoltà è quella di giustificarsi difronte alle chiusure a cui altre classi della provincia sono state soggette e adottate per i tagli imposti dal ministero. Gli abbiamo spiegato che non vogliamo la riapertura della classe ormai chiusa ai salesiani, anche se ci sarebbe da parte dei genitori la buona volontà di un impegno economico in questo senso. Ciò che noi abbiamo continuato a chiedere è l’anticipazione dell’apertura del quinto linguistico al liceo classico Leopardi. A questo punto le posizioni si sarebbero improvvisamente alleggerite. «Ci ha dato la sua parola – continua la Zaccari – che si sarebbe impegnato personalmente affinché la classe venisse attivata entro settembre, prendendo l’esplicito impegno di sentirci entro agosto per le novità. Ora tutto ci lascia sperare per il meglio. Anche perché tenerci in sospeso fino ad agosto per poi non rispettare gli impegni presi significherebbe lasciare i ragazzi in mezzo ad una strada, con il rischio di fargli prendere un intero anno scolastico, il più importante, dato che è quello della maturità».
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