di Claudio Ricci
La rabbia dei genitori dei 13 studenti che a settembre rischiano di non concludere il loro ciclo di studi dopo la chiusura della classe quinta del linguistico dell’Istituto dei Salesiani, non si placa. In attesa dell’incontro in programma mercoledì mattina alle 10:30 agli uffici del provveditorato, con il dirigente provinciale Luca Galeazzi, a cui prenderanno parte studenti e genitori, la rappresentante di classe Elisabetta Zaccari preferisce mantenere i toni moderati, confidando in un atteggiamento più ragionevole da parte di Galeazzi. «Al primo ricevimento il dirigente non si mostrò proprio comprensivo rispetto alle problematiche esposte- e ci liquidò dicendo che comandava lui e che lui avrebbe deciso il da farsi senza prestare ascolto alle istanze mosse da noi genitori. Le soluzioni proposte erano essenzialmente due: portare i nostri ragazzi all’istituto linguistico ad inidirizzo scientifico di Civitanova, con il consegente problema di dover recuperare le ore di matematica e sanare le lacune con un esame integrativo a settembre (soluzione improbabile), oppure considerare l’idea di farli studiare fuori provincia o fuori regione. A quel punto mi alzai e me ne andai per evitare che la situazione potesse degenerare. All’incontro di mercoledì chiederemo con forza l’unica cosa da fare e cioè attivare la classe quinta al corso linguistico appena istituito al Liceo Classico Leopardi, che ha attivato l’indirizzo solamente tre anni fa e manca ancora della quinta classe. Allo stato attuale non ci sarebbero problemi, dato che, a quanto ci risulta, la scuola è dotata di strutture e personale per aprire già da settembre la classe quinta».
Una situazione piuttosto scomoda quella di studenti e genitori che nel caso Galeazzi si mostrasse poco incline alla trattativa si troverebbero a dover prendere necessariamente in considerazione l’opzione fuori sede, dato che gli istituti di Cingoli o San Ginesio non possono accogliere più di uno o due studenti ciascuno.
«Il disappunto parte da lontano- continua la Zaccari – quando ad una riunione di inizio anno scolastico ci dissero che avrebbero chiuso il ciclo a giugno. Una decisione che però entra in contrasto con un documento in cui Don Leonardo Mancini, superiore dei Salesiani dell’Italia Centrale, si impegnò a giugno dello scorso anno a fissare la chiusura della scuola solo alla fine dell’anno 2014-2015, dando la possbilità sia agli studenti delle medie che a quelli del linguistico di poter finire il regolare percorso di studi. Un documento questo magicamente scomparso poco dopo e fortunatamente salvato, grazie ad una foto scattata online da uno degli studenti che oggi rischiano di non diplomarsi. A questa misteriosa scomparsa è seguita una trattativa in cui la dirigenza dell’istituto prospettò l’eventuale proroga della classe quinta a condizione di un aumento della retta, fino a 4000 euro, e della garanzia del mantenimento del 95% del numero di iscritti (condizione a dir poco proibitiva). Non se ne fece nulla e il resto è storia. Mercoledì se la nostra supplica disperata al provveditore non dovesse avere l’esito sperato, siamo pronti ad altro tipo di azioni».
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Incommentabile
ma non possono essere spostati su altre scuole?
Ma l’istruzione non era un obbligo? Mmm…..
Incredibile, forza ragazzi !
Ma non c’è una sezione di linguistico anche al liceo classico di macerata?
Purtroppo cara Roberta il Linguistico di Macerata non dispone ancora della 5 classe. I Salesiani erano noti per l’accoglienza e l’educazione salesiana. Ma questi, che non oso chiamare con il vero nome, in quanto non degni di indossare nemmeno l’abito di salesiani, si sono bevuti il cervello. Ancora non capisco perchè dopo che il Signor Mancini (salesiano ) ha firmato un documento lo scorso anno in cui garantiva agli studenti del 4 e 5 anno di poter terminare il ciclo naturale degli studi, adesso chiedono che i genitori facciano ancora uno sforzo economico e firmino un contratto capestro per farli finire!!!
VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Inoltre vedo che anche il provveditore di Macerata non è così sensibile alla problematica!!!!!!!!
Che schifo.
La colpa, è dei dirigenti Salesiani e non dell’ispettore o del provveditore, perchè dovrebbero trovare una soluzione per i Salesiani o fare dei favoritismi a loro, poi dovrebbero farli a tutte le scuole paritarie o pubbliche delle Marche, aggiungere una classe nuova al linguistico ? Se fanno una cosa del genere poi tutte le scuole la pretenderebbero. Però voglio dire una cosa, non possono abbandonare un quinto in quanto, quando richiedi la parità ti impegni a portare avanti tutte le classi, non può lasciare una classe a metà, poi potrebbero far subentrare qualche altro privato nella gestione, come era stato proposto, ecc… ecc… se manca la volontà non ci si può far niente ma manca anche da parte dei genitori (in alcuni casi) ovvero essere iscritto ai Salesiani per qualcuno fa VIP, altrimenti potrebbero andare in altre scuole pubbliche o paritarie con indirizzi simili oppure far la proposta ad altre scuole paritarie per l’attivazione della quinta linguistico ma ormai è troppo tardi per tutto.
Il parcheggio già c’è, la volontà di alcuni pure, il mormorio di molti anche…
Niente paura: casomai servisse al posto dell’ormai vetusto e bisognoso di cure Istituto ci faremo la Piscina, così tutti i salmi finiranno in gloria…
………un vecchio detto delle nostre campagne recitava….” per cantare ci vuole la voce “…….piaccia o no
la scuola dei salesiani ( che pure si ispira ai principi e gli insegnamenti di don Bosco )….è obbligata dall’
attuale sistema scolastico a ragionare come una azienda…….dare…..avere…..e avendo poche sovvenzioni statali come scuola paritaria è costretta a finanziarsi in proprio……….se ci riesce bene…….se invece non ci
riesce deve chiudere……..non ha alternative. Da quando è iniziata la crisi economica ( tuttora in atto )
ha perso anno dopo anno una cifra tale di studenti ( e quindi di entrate ) che non le hanno consentito di avere quella ” MASSA CRITICA ” di entrate che le consentivano di auto-finanziarsi. Peccato peccato davvero, aveva rappresentato per tanti anni un punto di riferimento per tanti ragazzi e per tante famiglie
oltre a rappresentare una diversificazione nell’offerta formativa per i maceratesi e non.
Tutto questo nonostante gli sforzi economici fatti dall’istituto per rinnovare tutti ( TUTTI ) gli impianti
sportivi, l’ingente somma spesa per rinnovare il teatro don Bosco, per mettere a norma l’istituto e dotare
tutte le aule ( TUTTE ) di L.I.M. ( lavagne interattive multimediali )…..una mensa funzionale ecc.ecc.
Ma senza risorse economiche non si va da nessuna parte……..quando nacque l’istituto intervenne
” corposamente ” il conte Pianesi………ma il tempo del mecenatismo è finito ( come le risorse del nostro
stato )…..quindi……….mettiamoci una pietra sopra e non prendiamocela con i Salesiani ma con questo
perverso sistema di cose che li ha costretti a scelte dolorose……..anzi sarebbe meglio dire che non sono
stati nemmeno messi in condizione di scegliere….ma sono stati obbligati a chiudere, Mi dispiace per i
ragazzi.
La scuola per i Salesiani è una vocazione, non può essere un’azienda. Non credo che il calo di iscrizioni sia dovuto alla crisi economica, ma alla perdita di questa vocazione. Se si pensa solo al denaro la vocazione educativa piano piano scompare.
In ogni caso i ragazzi del quinto potranno per un anno andare al liceo linguistico di Civitanova e misurarsi e confrontarsi con i loro coetanei: non devono aver paura della scuola pubblica, non è poi così male…
che desolazione io ci ho fatto le medie, ancora ho le amicizie dei compagni di scuola, tutto il complesso funzionava ed era un fiore all’occhiello
Rivolgo queste righe a Pasquino Maceratese, il quale non mi sembra bene informato su tante cose…..lo sai caro Pasquino chi ha comperato le LIM per esempio????? I genitori, che si sono autotassati!!! Sai come hanno messo a norma???? Vendendo il terreno sottostante!!!!!!!!!!!! Quindi di tasca loro, hanno messo poco niente, ti posso assicurare che la sala computer per i ragazzi delle medie, è stata fatta grazie ad un lascito testamentario!!!! Se vuoi, posso anche proseguire con gli esempi!!!!!!!!!
Anche fossero stati costretti……si ricordi ci sono modi e modi per farlo!!!! Sicuramente quello loro è stato un pessimo esempio di educazione Salesiana!!!!!
……Scusa Lisa se ho urtato la tua sensibilita’…..non volevo…….si sicuramente i fatti da te citati sono corretti
……..ma il fatto rimane……..una scuola che si regge economicamente sulle rette degli studenti…….DEVE
avere un numero tale di studenti che gli consenta di restare aperta. E se anche ( come io non dubito )
tutta una serie di interventi siano stati fatti con fondi trovati sacrificando il vecchio campo di calcio ed altri
ancora in modo diverso……….Tutte queste cose lasciano il problema come lo trovano…….
Se poi vogliamo parlare di come si ” dovrebbe ” chiudere…….Stiamo cambiando paragrafo e argomento
La causa resta quella economica…………e invocare che ” certi valori ” non dovrebbero essere monetizzati
……è un po’ come ABBAIARE ALLA LUNA……………E come direbbe il buon Lubrano…….sorge spontanea una domanda……CHI PAGA ???? 🙂
…..dimenticavo una cosa Lisa……..ma il terreno sottostante ( il campo da calcio ) non era loro????
Quindi i relativi fondi ( di quella provenienza ) erano comunque loro……..come sarebbe a dire che di loro
non hanno messo nulla………hanno venduto il campo e con i proventi ( del loro campo ) hanno rinnovato
gli impianti……….cmq tutto questo non è bastato……..peccato. 🙁