Alla conferenza di presentazione del bilancio dell’azienda hanno partecipato anche il sindaco di San Severino Cesare Martini e quello di Camerino Pasqui
di Monia Orazi
Buone probabilità che l’area interna del circondario di Camerino possa rientrare nella copertura dei fondi nazionali destinati alle aree interne, dopo quella ricompresa nella provincia di Pesaro. L’annuncio è stato fatto dall’assessore regionale al bilancio Pietro Marcolini, intervenuto a Camerino alla Contram per la presentazione del bilancio sociale dell’azienda, della nuova pensilina fotovoltaica con pannelli solari da 170 kw (produzione di energia pari a 66 abitazioni per un risparmio di 800 mila euro sui costi energetici in venti anni), di alcuni nuovissimi autobus a metano. Durante la mattinata lo storico locale Mario Mosciatti ha presentato il suo volume dedicato alla storia del trasporto pubblico in provincia di Macerata, che passa in gran parte da Camerino, dove nel 1977 fu fondato il consorzio tra alcuni comuni, la Contram appunto, che oggi con 204 autobus, 200 dipendenti ed un fatturato raddoppiato negli ultimi dieci anni che raggiunge 17 milioni di euro, si presenta come la più grande azienda di trasporto pubblico a livello regionale, con i numeri forniti dal presidente Stefano Belardinelli.
Marcolini ha ricordato la battaglia a livello nazionale per far riconoscere i costi standard come base per i fondi destinati al trasporto pubblico, mentre le Marche sono la regione che riceve minori finanziamenti in Italia. Evidenziato dall’assessore provinciale Leonardo Lippi il problema di non poter procedere alla gara provinciale per l’affidamento del servizio di trasporto locale, perchè lo stato non ha ancora trasferito alle Marche, 3 milioni e mezzo di euro dall’Iva. La gara è un obbligo europeo ed è lo strumento per ottimizzare la gestione del trasporto pubblico, con integrazioni e razionalizzazioni. “Abbiamo presentato un bilancio sociale molto positivo, in dieci anni il fatturato è quasi raddoppiato – ha detto Stefano Belardinelli – nonostante la crisi. Sono stati effettuati investimenti, soprattutto per il parco autobus, la cui vetustà media è di soli otto anni, rispetto agli undici della media nazionale. Il valore aggiunto è redistribuito tramite gli investimenti, per scelta non sono dati utili ai soci, paghiamo pochi interessi bancari, è questa la vera responsabilità sociale di un’azienda che funziona. Presenteremo il piano industriale per il prossimo triennio, incentrato sul rinnovo dei mezzi, la formazione per i dipendenti e l’innovazione”.
Belardinelli spiega che è aperta la possibilità di aggregazione con altre imprese: “Occorre integrazione tra i servizi di trasporto pubblico locale delle province di Ancona e Macerata, vogliamo valorizzare la nuova tratta lungo la superstrada 77 Civitanova-Foligno, due regioni lungo un’unica direttrice. Vogliamo portare un po’ di Umbria a Civitanova. I servizi urbani di Civitanova e Macerata non sono integrati con il resto dei servizi provinciali. Siamo pronti ad accollarci questa parte, ma bisogna vedere cosa decideranno i comuni di Macerata e Civitanova. L’aggregazione consente di avere un’unica governance nel trasporto pubblico locale, non è per un’eredità vitale o questioni di campanile, ma per meriti acquisiti sul campo”. Un progetto innovativo sulla mobilità intelligente, sul modello di “Blablacar”, realizzato da Contram in collaborazione con l’università di Camerino, sarà inserito nel distretto culturale evoluto Amami e presentato a Treia nell’ambito del seminario Symbola. Consegnate le benemerenze ai dipendenti Contram andati in pensione: Lorenzo Barboni, Giuseppe Elisei, Sandro Garofalo, Gino Maceratesi, Marcello Marchionni, Gianni Scortichini. Un premio è stato consegnato ai familiari di Andrea Simonetti.
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Mentre a Civitanova discutono se aumentare o meno i compensi ai Presidenti delle aziende Partecipate del Comune la Contram vuol “mangiarsi” l’Atac.Un’Atac trasporti in grande crisi finanziaria e di utenze per mancanza da sempre di un piano industriale e di una strategia capace di risollevarla.Gli amministratori dell’Atac tacciono ed è grave ma ancora più grave il silenzio del Sindaco Corvatta.
Contram, Contram über alles,
über alles in der Welt.
Siamo alla frutta…
Finalmente concordo con sel. si stanno vendendo autobus dopo autobus per pagare compensi agli amministratori che si difendono accusando (non del tutto erratamente) i loro predecessori.
per lo stipendio che prendono dovrebbero lavorare almeno 8 ore al giorno e non qualche minutino.