I Jolly Rogers via dal centro sociale. Il giudice del tribunale di Macerata ha stabilito che l’occupazione da parte dei ragazzi del centro sociale è illegale e ora dovranno abbandonare la struttura. Arriva a conclusione l’iter che ha visto contrapposti da una parte i ragazzi del collettivo e dall’altra l’Arcidiocesi di Fermo proprietaria dello stabile di via Parini. I locali vennero in passato abbandonati dopo la chiusura di una mensa e il centro sociale occupò gli spazi, facendo anche alcuni lavori e utilizzandolo come luogo di aggregazione. Ora però la sentenza è esecutiva e il vescovo dovrà valutare il da farsi. Tra i progetti possibili quello di restituire quell’immobile alla sua vocazione per i poveri come alloggio dormitorio e mensa. Anche Don Vinicio Albanesi, intervenuto qualche settimana fa in un convegno disse che era giustificabile anche un’azione di forza per aiutare i poveri.
Il progetto incontra anche il consenso dei Jolly Rogers che sarebbero anche disposti ad andarsene tramite una mediazione qualora però il progetto e la destinazione siano effettivamente a scopo umanitario per l’ aiuto alle fasce più deboli e chiedono che il Comune si faccia garante della pratica. “Noi siamo disposti ad andarcene, però vogliamo vedere davvero le reali intenzioni di Curia e Comune” – dicono. Il collettivo negli anni ha usato lo stabile anche per iniziative, risanando alcuni spazi che cadevano a pezzi con opere di piccola manutenzione ed eventi , l’ultimo dei quali un progetto per i carcerati.
Ma contro i Jolly Rogers si scaglia anche Fabrizio Ciarapica della lista civica di destra Vince Civitanova. Il caso è offerto dalla partecipazione del collettivo alla manifestazione prevista per il 25 aprile: “Rimango perplesso – dice Ciarapica – che l’amministrazione patrocini un evento insieme ai “Jolly Rogers Militant Sound”, sono per caso gli stessi soggetti che hanno abusivamente occupato i locali di proprietà della Curia di Via Parini, e per i quali la Magistratura ha decretato lo sgombero forzato, in quanto illegale? Se così fosse, mi domando come l’amministrazione Corvatta, per rappresentare il grande significato come quello della Festa di Liberazione, dia spazio a chi invece è stato condannato per occupazione abusiva. Il sindaco trova utile spendere quasi 7.000 euro di soldi pubblici per questo concerto?”
(l.b.)
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quanno comannava da Macerata Silen, cossora a ridotto una latrina le scole de fontespina ,”lo Liceo”,adde ci sta Corvà, se ade pijati lo convento de le monache a S.Marò.Quanno adormo me scrie su li muri de casa mia, adde facemoglie fà la festa a si 4 gnuccati,ma quanti ne ade? :4 . Ao!!! collora e jete a lo cinema ,ve daco 20 sordi cuscì facete meno danni…….O Giù ……si sordi dalli ali vecchi che pigla du sordi de penziòò e piagne perchè non ria a la fine delo mese,a si puritti visogna festeggià .Se feste vecchie non serve più a gniscù, edde li problemi ade atri .Lo popolo in maggioranza ade vecchia e cià visogno…..Invece chi comanna ancora fà li comizi cò 4 gatti e mille vandiere , a porta per C. li puritti che t’antanni fa se sò mazzati per dacce un mocco de libertà “io non cero e non saccio come è jita”però ,soaccio che ade morta un sacco de jente e de frichi “Ao collora quello che sto jornà ma permesso de scire ade solo come penzo io ….E che te saccio boooooo.Bona Pasqua ogghii quanno ve bottete per un momento pensete a chi sta da perisso e co poco da magnàà…..
Le sentenze dei Giudici si rispettano. Sulle reali intenzioni della Curia avrei pochi dubbi visto il gran lavoro sul sociale Civitanova compresa dove ha aperto dopo tante chiacchiere del Sindaco Corvatta una Casa di prima accoglienza nel Quartiere San Gabrielle.
Una ragione il Jolly ce l’ha e riguarda le reali intenzioni della Giunta Corvatta che dovrebbero essere esplicite sul destino di quel complesso edilizio in rapporto a come sarà organizzata l’area Ceccotti.Area in cui sembra gravitare il complesso edilizio della Curia.
E’ stato tante volte ricordato e in tutte le salse.Si tratta di un concetto basilare di una civiltà evoluta Le sentenze si possono non condividere,criticare ma vanno rispettate.Fuori da questi elementi basilari c’è la legge del più forte.I ragazzi del centro sociale dicono che rispettarnno la sentenza,che metteranno fine all’occupazione dei locali solo se c’è un vero progetto umanitario.Ma chi lo deve decidere se un progetto della Caritas è veramente umanitario la stessa storia dell’impegno sociale concreto della Caritas o il Jolly Rogers?Non scherziamo.