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27 gennaio, la Giornata della Memoria

Tanti giovani coinvolti in numerose manifestazioni nei comuni per non dimenticare nell'anniversario dell'apertura dei cancelli di Auschwitz. Domani a Tolentino la cerimonia provinciale

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Il campo di concentramento di

Il campo di concentramento di Auschwitz

 

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che viene celebrata il 27 gennaio ricordando la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta proprio il 27 gennaio del 1945 ad opera delle truppe sovietiche. L’Armata Rossa riuscì a salvare i pochi superstiti e rivelò per la prima volta l’orrore del genocidio nazista. L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati dentro a quel lager nazista, simbolo dell’eccidio.

Una manifestazione provinciale si terrà domani martedì 28 gennaio al cineteatro “Don Bosco” di Tolentino (leggi l’articolo).  “Comprendere malgrado tutto. Quando i film creano memoria” è il tema della giornata che inizia alle 11 ed è incentrata sulla lezione di Claudio Gaetani, presidente dell’Isrec Macerata, su Cinema e Shoah, già da molti anni argomento oggetto di attenzione critica da parte di studiosi e osservatori in tutto il mondo. Oggi si sono svolte numerose manifestazioni nel territorio. A Macerata nel pomeriggio si è tenuto un seminario  nella Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti: “Storie di donne e di uomini per una didattica della Shoah”. Con gli interventi di Andrea Rondini (Università di Macerata), Annalisa Cegna (Isrec Macerata) e Maila Pentucci (Isrec Macerata). 


 

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CIVITANOVA. Via della Luna, già ghetto ebraico. Da oggi c’è anche una targa che il Comune di Civitanova ha voluto apporre nel borgo alto per ricordare nel giorno della memoria un insediamento ebraico presente in città e commemorare la Shoah. Questo il gesto simbolico con il quale l’amministrazione ha aperto una cerimonia che è proseguita poi nella sala consiliare del Palazzo comunale di Civitanova Alta per non disperdere il ricordo dello sterminio degli ebrei. Alla fine del Quattrocento infatti un gruppo di ebrei viveva a Civitanova, chiamati dal Comune e anni dopo rinchiusi nel ghetto dopo la bolla papale. Presenti alla cerimonia il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna e il sindaco Tommaso Claudio Corvatta, gli assessori Doriana Mengarelli, Francesco Peroni, Marco Poeta, i consiglieri Gustavo Postacchini (delegato alla Città Alta), Piero Gismondi e Antonio Colucci, la presidente Anpi Anita Pantanetti, il V dell’Istituto Virgilio Bonifazi in rappresentanza delle scuole, numerose autorità militari, Polizia municipale col gonfalone civico. Commozione alle note del Silenzio intonate dal trombettiere maestro Alberto Frenicchi, nei momenti dello scoprimento della targa, 

IMG_2739che era stata coperta dalla bandiera italiana, e della deposizione della corona d’alloro.  A introdurre le celebrazioni il presidente Costamagna che, dopo aver ringraziato i presenti ha detto: “Il sonno della ragione genera mostri e oggi ricordiamo il più grande dei mostri della storia, lo sterminio degli ebrei. La shoah rappresenta questo, lo spazzare via tutto e tutti a causa dell’intolleranza. Le istituzioni sono qui a svolgere il loro ruolo, ad essere contro ogni intolleranza e ad insegnare ai giovani che ci possono essere profonde differenze di vedute e di opinioni, ma che nessuno può essere discriminato per sesso, religione e razza.

IMG_2735Purtroppo assistiamo anche nel secolo in cui viviamo a fenomeni di negazionismo pericolosissimi; in questo modo le ingiustizie del passato proseguono e vivono ancora nel presente, come dimostrano i recenti episodi accaduti a Roma. Il nostro dovere morale è fronteggiare insieme i germi di un nuovo sonno, e dare il segno che da questa follia ci siamo rialzati”.  Terminata la prima parte delle celebrazioni, la Giornata della Memoria è proseguita nella sala consiliare della delegazione dove i professor Pierluigi Cavalieri e il brigadiere Vito Carlo Mancino hanno spiegato ai presenti la storia degli ebrei di Civitanova e l’Olocausto.
IMG_2740 “Cercare di capire perché un popolo maturi segni di odio inimmaginabili – ha detto il sindaco Corvatta – è fondamentale per non ripetere gli errori. Ci sono radici economiche, politiche, ma anche sociali e individuali dietro a queste tragedie provocate dall’uomo. Ieri gli ebrei, i neri, oggi gli extracomunitari e nomadi, discriminiamo tutti e generalizziamo i colpevoli senza andare più a cercare chi commette reato. Tendiamo a criminalizzare una razza o una fascia della società senza  cercare la verità. Non si può fare una società migliore senza migliorare noi stessi”. Il prof. Cavalieri ha ricordato la storia del vicolo degli ebrei civitanovese, così definito anche nelle mappe fino all’Unità d’Italia. La popolazione ebraica arrivò a Civitanova nel 1474 per aprire un banco dei pegni, attività proibita ai cristiani, e nel tempo sorsero sia una sinagoga che un cimitero ebraico. Cavalieri ha poi illustrato un importantissimo documento scritto da un civitanovese sulle discriminazioni razziali degli ebrei, ritrovato grazie a studi del professor Wherther Angelini. Mancino ha invece ricordato la storia più recente, l’Olocausto e la Shoah.

 

 

 

Daniele Biaccchessi

Daniele Biaccchessi

TOLENTINO. Anche l’Amministrazione comunale di Tolentino ha celebrato il Giorno della Memoria con una iniziativa a cui sono stati invitati a partecipare gli studenti delle classi quinte dell’istituto Superiore “F. Filelfo” e dell’Istituto professionale “Renzo Frau”, mentre le classi degli Istituti “Don Bosco” e “G. Lucatelli” hanno ricordato i tragici eventi che hanno segnato la storia con sangue innocente nelle loro scuole e in particolare saranno coinvolte nelle iniziative legate all’Eccidio di Montalto. Oggi all’Abbadia di Fiastra si è svolto un concerto di musica e parole organizzato dall’Anpi di Tolentino, Corridonia e Urbisaglia, “Il Paese della vergogna” di Daniele Biacchessi, Marino Severini e Sandro Severini. “La Giornata della Memoria – sottolinea il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi – è un momento fondamentale del nostro vivere civile e democratico per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, degli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Ma soprattutto per riflettere sulle tante tragedie che, purtroppo ancora oggi, avvengono in diverse parti del mondo, dove i diritti umani più basilari sono troppo spesso violati con l’efferatezze e l’insensatezza della brutalità e della violenza che sembrano regnare a danno di tanti esseri umani. Proprio a ridosso della Giornata della Memoria, in cui ricordiamo la vicenda che ha visto protagonista anche il tolentinate Tullio Colsalvatico, Giusto fra le Nazioni per aver contribuito a salvare diversi ebrei dai campi di concentramento e da morte sicura, ci siamo commossi alla notizia della morte della signora Fiorella Calò, superstite della famiglia Calò proprio salvata da Colsalvatico. Quindi, non possiamo non ricordare quando nel 2007 la signora Fiorella Calò, arrivata appositamente da Israele ospite del circolo culturale intitolato a Colsalvatico, ha raccontato agli studenti delle scuole superiori le vicende che ha vissuto, bambina di 7 anni, a Fiastra e come conobbe Colsalvatico, mostrando il documento falso che lo scrittore procurò a suo padre ed a tutto il gruppo di circa 40 ebrei rifugiati nel territorio di Fiastra”.

corridonia memoriaCORRIDONIA. La Città di Corridonia, con il Patrocinio della Provincia di Macerata, domenica al teatro “G.B.Velluti” ha commemorato il Giorno della Memoria con gli alunni delle classi 5^ delle Scuole Primarie dell’Istituto Comprensivo “L.Lanzi”;  i ragazzi, hanno realizzato una performance teatrale sul tema del film “La vita è bella” e, con forte sentimento e partecipazione, hanno letto ed interpretato brani tratti dalla letteratura della Shoah.   “Alla base di ogni politica di sterminio ci sono sempre l’assenza di democrazia e la deriva ideologica; la memoria della Shoah ci deve aiutare a costruire un futuro migliore, un futuro in cui quelle atrocità non si ripetano mai più.” così il Sindaco Nelia Calvigioni si rivolge ai settanta ragazzi presenti insieme alle loro famiglie, ringraziandoli e congratulandosi, unitamente a tutte le insegnanti, per la partecipazione e l’impegno avuto di far rivivere in tutti i presenti “La Memoria”. L’iniziativa ha visto l’intervento del Presidente del Consiglio Provinciale Paolo Cartechini.  “Se la fragilità dell’essere umano, fatalmente con il passare del tempo ci priva progressivamente delle testimonianze dirette, dobbiamo essere noi, che da quegli orrori siamo stati risparmiati, a mantenere alto il valore della testimonianza; dobbiamo avere – Il dovere della memoria –  sottolinea Cartechini,  “custodita di generazione in generazione. Per assicurare alla memoria un ruolo vitale è dunque necessario che essa si innesti nel presente entrando a far parte della coscienza individuale”. La commemorazione è stata arricchita dalle note degli intermezzi musicali della Prof.ssa Maria Roberta Calafati al pianoforte, dal Maestro Jacopo Cacciamani al violino.  Venerdì 24 gennaio al Cine Teatro “L. Lanzi”  è stato proiettato il film “Train de Vie”  a cura dell’AN.P.I. – Sezione di Corridonia, a cui è seguito un dibattito sul tema a cura della Prof.ssa Emanuela Sansoni.

 



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