di Monia Orazi
Una vacanza particolare per numerosi appassionati delle viscere della terra, si sta svolgendo a Fonti della Cerasa di Montelago, dove dallo scorso 16 agosto per due settimane, si sono ritrovati i gruppi speleologici più attivi della regione. Un campeggio rigorosamente rispettoso della natura, con tende ed un’organizzazione che ricorda i campi di esplorazione delle missioni dei tempi andati, è stato organizzato dal gruppo speleologico Alvap di Pioraco, insieme ai “colleghi” del G.G.R.Recanati, dell’Asgv San Vittore di Genga, del Casp Civitanova Marche, tutti affiliati alla federazione speleologica marchigiana. Gli speleologici non stanno con le mani in mano, ma si sono suddivisi il territorio carsico dell’altipiano di Montelago e i dintorni rocciosi di Sefro e Pioraco per compiere un approfondito studio esplorativo e verificare la presenza di formazioni ipogee interessanti. In particolare sarà approfondito l’ultimo scavo effettuato dal gruppo di Pioraco, con una grotta scoperta verso monte Primo, in località Pian De Morri, tra Agolla e Figareto.
Nella zona si trova la faglia di collegamento con Monte Primo, sono noti da tempo fenomeni di carsismo, nelle zone a formazione calcarea. Si stanno effettuando ricerche in parete ed in superficie ed il segno della presenza di una cavità è di solito un flusso d’aria anomalo che fuoriesce dalla parete della montagna. “La nostra finalità è quella di poter rivalutare i complessi ipogei conosciuti durante questo incontro, con un lavoro speleologico a squadre – spiega Giulio Cotechini dell’Alvap Pioraco – l’anno scorso è stata scoperta la grotta Muglianello a Vallescurosa, che in parte presenta un sifone che continua più in basso e dove si trova l’acqua. Due anni fa abbiamo scoperto la grotta della miniera sotto monte Primo, un’antica miniera usata per l’estrazione del ferro, dove ci sono tracce rilevanti di attività umana”. Tutte le scoperte saranno poi presentate nella tre giorni di settembre, dal 27 al 29, quando si svolgerà a Pioraco un convegno internazionale per celebrare i quaranta anni del gruppo Alvap, insieme ad una mostra ed al secondo convegno speleologico marchigiano.
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