Nuova condanna per Banca Marche per la vendita di bond argentini. L’istituto dovrà risarcire, secondo la sentenza emessa dal tribunale di Macerata, due pensionati di Monte San Giusto. Che nel complesso otterranno, compresi l’investimento iniziale e gli interessi, 35.800 euro. La sentenza è stata emessa il 12 giugno scorso, dopo un processo civile che è durato dodici anni. I due coniugi, che per tutta la vita hanno fatto gli agricoltori, avevano deciso di investire i loro risparmi. E così avevano acquistato i titoli argentini per 29mila euro, nel 1999. Nel 2001 la crisi del Paese sudamericano ha portato via tutto quello che i due anziani avevano risparmiato. A quel punto, i due coniugi sangiustesi si sono rivolti all’avvocato Leonardo Archimi per cercare di ottenere quanto investito. La causa civile alla fine si è conclusa con la sentenza del giudice Alessandra Canullo, che ha dato ragione ai due coniugi, rifondendoli anche degli interessi che era previsto avrebbero ottenuto investendo nei bond. Ora alla coppia resta di ottenere il dovuto. Ma “la banca dopo due settimane dalla sentenza ancora non ha pagato – dice l’avvocato Archimi –. Quindi dovrò agire con un pignoramento dei conti della banca. Se l’istituto non paga andrà un ufficiale giudiziario a pignorare i soldi in cassa”. Il legale aggiunge anche che “Banca Marche quando ha venduto i bond avrebbe dovuto far sottoscrivere ai miei clienti l’accettazione del rischio dell’acquisto dei titoli, cosa che non ha fatto”. Si tratta della seconda sentenza del tribunale di Macerata che condanna Banca Marche a risarcire chi ha acquistato bond argentini. Era della scorsa settimana il caso di due anziani di Pollenza, che aveva ottenuto un risarcimento di 150mila euro (leggi l’articolo).
(Gian. Gin.)
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