Marinelli: “Basta coi rom, Corvatta si occupi dei civitanovesi”

Il consigliere di opposizione chiede al sindaco di pensare ai problemi delle famiglie locali: "Quante case di sindaci servirebbero per ospitarle?"

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Erminio  Marinelli

Erminio Marinelli

Invoca il silenzio sulla vicenda rom il consigliere comunale Erminio Marinelli chiedendo agli amministratori di occuparsi della “vera emergenza” costituita dai “civitanovesi”. Marinelli non si addentra nel merito dei provvedimenti né sui risvolti etici del problema ma ne fa piuttosto, dice, una “questione quantitativa”. “Da giorni riempiamo le pagine dei giornali con la polemica su una famiglia Rom che il signor Corvatta ha ospitato in casa sua e non ci rendiamo conto del dramma che abbiamo nella città in cui viviamo. A novembre scorso sono state ben ottantaquattro le famiglie civitanovesi a cui sono stati staccati i contatori di metano e novanta quelle a cui è stata chiusa l’acqua. Altre trecento sono pendenti nella stessa situazione. L’Assessore Sglavo ha cercato di ridimensionare la situazione dicendo che sono state “solo” una cinquantina quelle presentatesi in Comune. Sono comunque tantissime, e posso assicurare che tanti, per dignità, non si sono ancora presentati. Quante case di sindaci ci vorrebbero per ospitare questi civitanovesi? In molti, dopo la questione Rom, stanno andando ai servizi sociali dicendo: perché ai Rom sì e a noi no? Invece di integrare, temo che il comportamento della maggioranza abbia ulteriormente diviso italiani e stranieri. Il signor Corvatta è libero di fare ciò che vuole in casa sua, purché ne informi le autorità competenti. Il sindaco Corvatta invece deve cominciare a risolvere il problema Rom, se lo ritiene importante, ma deve soprattutto interessarsi alla questione civitanovese. Ha la maggioranza per gestire la situazione ma è importante che lo faccia subito. Se nella sua scala di valori l’integrazione viene prima dei cittadini contribuenti io non posso farci niente. Di sicuro c’è una priorità numerica di cui il Sindaco deve prendere atto. Glielo chiede anche il suo assessore ai servizi sociali. Esorto Corvatta a farlo, pena un immobilismo a cui ci stiamo pian piano abituando, in cui un consigliere della sinistra si è appena dimesso e un assessore, la stessa Sglavo, viene di fatto superata da un’associazione cittadina nella dialettica con il Sindaco”.



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