Anni fa la Roma gestita dall’indimenticato Nils Liedholm vinceva quando le capitava di giocare in dieci. Pallida replicante di quel calcio è stata la Fermana che sul campo della Cingolana fino al quarto d’ora del secondo tempo e a ranghi completi manovrava senza costrutto, contribuendo alla pochezza qualitativa della partita. La Cingolana, ammirevole per lo sforzo prodotto e scompensato dall’ormai risaputa inconcludenza, tutto sommato a dividere la posta quasi ci stava: non per tacito consenso, quanto per opportunistica convenienza e tenuto conto che la Fermana è pur sempre la vice capolista. Poi, una specie di metamorfosi: con un uomo in meno dall’11’ della ripresa, cioè da quando il difensore centrale Bolzan – già tra i migliori – avendo rimediato la seconda ammonizione è stato invitato dall’ottimo arbitro Bindella ad accomodarsi nello spogliatoio, la Fermana ci ha dato dentro sfoderando una specie di crescendo agonistico culminato con il gol che ha deciso le sorti della sfida. Non una buggeratura ma quasi, per la Cingolana, questo verdetto che la punisce troppo severamente se non addirittura illegittimamente in rapporto all’impegno sfoderato. Un impegno all’insegna della sterilità, in sostanza come quello della Fermana di cui la cronaca mette in evidenza l’inizio scoppiettante: al 3’ il vivacissimo Tartabini ha crossato per Lepre in ritardo sulla palla, imitato al 7’, auspice ancora Tartabini, da Pazzi. Incolore il prosieguo, appena scosso da una bordata di Lucesoli che da più di 30 metri non ha comunque sorpreso Chessari. Al 41’ Tartabini ha effettuato un traversone per Lepri che, come suol dirsi in queste circostanze, ha preso l’ascensore premendo in ritardo il tasto per l’ascesa in incornata . Si è ricominciato sulla farsariga della fase precedente. Al 5’ Francisco Casim ha sparato a salve e 6’ dopo la Fermana ha perso un pezzo da novanta ma, guarda caso, è diventata più aggressiva, tesaurizzando la reattività al 27’: Tartabini, sempre lui, dalla sinistra ha riversato in mezzo il pallone sfiorato da Lepri e trasformato dall’intraprendente Mangiola, classe 1996, in un proiettile a traiettoria radente da cui Maccari è stato irrimediabilmente superato. Rimasto quasi privo di rifornimenti, Bonsignore da Del Bianco ne ha avuto uno al 42’, concludendolo con un fiacco diagonale intuito da Chessari. Dopo questa sconfitta sono solamente 2 i punti raccolti dalla Cingolana dopo 9 partite: i ragazzi di Ciattaglia occupano l’ultima posizione in graduatoria.
Il tabellino
Cingolana 0
Fermana 1
CINGOLANA: Maccari, Stocchi, Medici, Tomassoni, Federici, Gianfelici, Gigli A., Toreelli (Del Bianco dal 14’ s.t.), Bonsignore, Lucesoli (Cacciamani dal 25’ s.t.), Giuliani (Clementi dal 38’ s.t.). A disp.: 12 Emiliani, 13 Mancini, 14 Gambini, 17 Esposito. Allenatore: Ciattaglia.
FERMANA: Chessari, Fabiani M., Gentile (Vitali dal 1’ s.t.), Perra, Cudini, Bolzan, Tartabini, Casim F., Lepre, Casim L. (Mangiola dal 13’ s.t.), Pazzi (Cafagna dal 1’ s.t.). A disp.: 12 Livini, 15 Moccia, 16 Fabiani A., 18 Consolazio. Allenatore: Giudici.
Arbitro: Bindella di Pesaro
Marcatore: Mangiola al 27’st
Note:Spettatori 250. Espulso per doppia ammonizione Bolzan all’11’ s.t. . Ammoniti: Tartabini, Torelli, Gigli A., Lucesoli, Clementi. Calci d’angolo 1-1. Recupero 1 + 3.
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