di Alessandra Pierini
“Solo la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità sullo Sferisterio” è il provocatorio titolo di una conferenza stampa promossa da Idea Macerata della presidente Deborah Pantana durante la quale i componenti del gruppo hanno rivendicato la paternità di idee utilizzate come proprie dal sindaco Romano Carancini e dal Cda dello Sferisterio.
« Lo sferisterio – ha spiegato la Pantana –è in questo momento una bella Ferrari tenuta in garage. Abbiamo un direttore, anzi tre, ma il progetto artistico ancora non c’è. Un anno fa abbiamo proposto il nostro progetto Macerata Festival in cui parlavamo di dare spazio ai giovani nella formazione e nella produzione e di far sì che lo Sferisterio fosse aperto, non solo 15 giorni l’anno. Da un lato siamo contenti che le nostra idee siano piaciute, dall’altro però ci sembra che le nomine fatte non abbiano alla base un progetto serio, basta pensare che il direttore artistico Francesco Micheli, di cui non sappiamo quanto tempo sarà in carica, si sta rivolgendo ad agenzie importanti per avere grandi voci ma ormai è troppo tardi». L’associazione non ha neanche gradito la scelta di distribuire incarichi tra i tre candidati. «Confidavamo nel Cda che ha nomi eccellenti, nonostante non ci siano professionisti della lirica ma in realtà i consiglieri non hanno scelto, hanno solo distribuito dei contentini a tre soggetti. Sono state fatte tre nomine per accontentare tutto il centro sinistra. Non riusciamo a capire neanche perchè il cda ha preso in considerazione solo progetti a chiamata e non ha neanche esaminato i progetti di Nazzareno Antinori e Renzo Giacchieri ».
In particolare Deborah Pantana manifesta forti dubbi su Francesco Micheli: «Come mai è apparso e in 48 ore è stato nominato? Quanto sarà l’indennità? Nel suo progetto ha parlato di coinvolgimento di maestranze locali e ne siamo ben lieti ma come fa Micheli a conoscere la situazione locale? La nostra sensazione è che ci sia un regista che lo guida».
Deborah Pantana pone l’accento anche sul debito dello Sferisterio («Il Sindaco non ci ha detto a quanto ammonta il deficit del 2011 e c’è stata nel 2010 una perdita di 392 mila euro, nè come intende sanarlo. Se è vero che faremo una stagione con la metà dei soldi, finora abbiamo solo sprecato denaro pubblico?») e sul bando per la realizzazione del nuovo logo («Sembra confezionato ad hoc per qualcuno altrimenti non si spiega come potrebbe un giovane elaborare e realizzare in 7 giorni un buon luogo. Da voci di corridoio sembra anche che il nome Sof, come in passato Macerata Opera, non si possa riutilizzare perchè qualcuno lo ha registrato».
Sulla stessa lunghezza d’onda Ugo Barbi, vice presidente di Idea Macerata: «L o Sferisterio deve portare sviluppo alla città. Molti teatri italiani sono stati commissariati e non vorremmo che accada anche da noi».
Parla di compensi anche Arrigo Antolini: «Come saranno remunerati i tre redattori? Per Giancarlo Del Monaco si parla di rimborsi spese ma se la sua funzione è la promozione estera , quanto ci costeranno viaggi e alberghi? E per i musical non serviranno ulteriori spese? Il rischio è che supereremo le cifre a disposizione».
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Cominci a fare nomi e cognomi signora Pantana, perchè sono sicuro che Lei sappia benissimo chi muove i fili e se si legge bene il curriculum di Micheli ci si può arrivare al gancio, in realtà due.
Imposti e impostori, questo il titolo del giallo. Chercez la femme.
Cara Deborah,
nell’articolo c’è un virgolettato emblematico: “Confidavamo nel Cda che ha nomi eccellenti, nonostante non ci siano professionisti della lirica”. Ti pare poco? Ti pare una cosuccia da nulla? Un CdA senza strumenti non può che delegare ai nominati oppure fidarsi della politica che li ha indicati: o tutte e due le cose. Tradotto: come, supportando la direzione, potrà vigilare sui costi?
Se poi la direzione, come affermi, davvero deve ricorrere alla mediazione delle agenzie, è giocoforza che i prezzi lievitino. Speriamo almeno che tale mediazione sia solo per i ritardi di quest’anno, perché sennò – voglio dire… – il direttore artistico lo può fare pure mia zia: basta avere i numeri di telefono e scegliere il pacchetto preferito.
Ora mi rimane solo la curiosità di scoprire chi è l’under 40 più veloce della luce che, in dieci giorni, confezionerà il logo per la nuova storia dello Sferisterio.
A proposito, che nomi si fanno per il direttore artistico dell’anno prossimo? Infatti, nel 2013 Micheli avrà 41 anni e dunque sarà fuori gioco…
Che forzse prende sempre più forma la corsa alla carica di Sindco nel 2015???
L’amica Deborah, oltre che oramai intervenire qusi quotidianamente come Consigliere Comunale, ora attinge altra ulteriore visibilità come Presidente di un’associazione.
Come avevo già scritto in passato non vorrei che questo suo galoppo, iniziato con quasi 3 anni di anticipo (sugli altri candidati del centrodestra), si trasformi poi in piccolo troppoper poi arrivare al traguardo spompata e uperata sul filo di lana da qualche altro candidato “imposto” dall’alto (come prassi dal centodestra)
Inoltre tutta questa sovraesposizione solo riservata all’aspetto delle critiche non vorrei che fosse poi un boomerang che, tornando indietro, l’azzoppi quando poi dovrà -necessariamente- cominciare a discutere sui progetti…. Non vorrei che poi anche lei si intrecci sulle tapparelle della Prefettura 🙂
@ Panatna
in 7 giorni? Ma non è scritta in nessun luogo del bando questa cosa? Da dove vengono i 7 giorni?
Tra laltro di parla di SITO, GRAFICA E LOGO.
Devono essere realizzate tutte e tre le cose con quella cifra, sennò se è il solo logo epr 300 eruo partecipo pure io, che i bandi vengano rispettati una volta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Poi…
Micheli, Pizzi sono bravi il problema è se li fanno lavorare. Cosa tirerà fuori? Lasciamolgi almeno qualche mese prima di criticarlo… io poi sarò il primo! 🙂
Pòtre le precisazioni da me fatte3 sopra direi che il dimezzamento del budget per Micheli è ingiusto e pericoloso, un precedente così determina la fine della stagione lirica. Dal prossimo anno che rimetterà i soldi utilizzati fino ad oggi^ Nessuno da oggi in poi sicuri che non si faranno stagioni spendendo sempre la metà? La qualità allora?
Lasciamo lavorare Micheli e diamogli gli stessi soldi di Pizzi, vediamo che ne verrà fuori e critichiamolo poi. (Sul bando cmq, perplessità d’obbligo e non inizia, coi fatidici 300 euro, nel migliore dei modi…)