di Cristina Grieco
Nuova udienza del processo per l’omicidio dell’ex barista tolentinate Felice Brandi che vede quale unico imputato Sauro Muscolini. Oggi in aula sono stati sentiti gli amici della vittima, ucciso lo scorso 30 luglio 2009 con 24 coltellate nella sua casa di Tolentino e il cui corpo è stato ritrovato dal fratello Quinto Brandi il giorno dopo il delitto. Le testimonianze degli amici, in particolare dei signori Carducci e Passacantando, hanno dipinto Felice Brandi come una persona tranquilla. Tuttavia altre risultanze avevano già evidenziato i problemi che quest’ultimo aveva con la droga. Le stesse analisi sul corpo della vittima avevano infatti evidenziato l’assunzione da parte del Brandi di sostanze stupefacenti ed in particolare di eroina. Passacantando, all’indomani dell’omicidio, aveva raccontato che il giorno del delitto si trovava in compagnia di Muscolini e aveva dichiarato che insieme avevano assunto sostanze stupefacenti e che aveva provveduto ad acquistare in una farmacia della zona del tavor. Successivamente ha però smentito la versione resa agli inquirenti dichiarando di aver confuso i giorni e a quanto pare questa seconda ipotesi risulterebbe attendibile, in quanto la farmacia nella quale Passacantando ha dichiarato di aver acquistato il tavor il giorno del delitto Brandi sarebbe stata chiusa. Dalle testimonianze degli amici è emerso anche che Brandi e Muscolini spesso facevano coppia nei tornei di biliardino e che le loro “liti” si limitavano alle partite perse. Oltre ciò pare non ci fossero tra i due ulteriori dissapori. Sono stati ascoltati anche il fratello di Muscolini e la moglie che hanno confermato di aver rinvenuto i vestiti sporchi di sangue dell’imputato. Ma nella giornata odierna particolare rilevanza la testimonianza della signora Carmela Prota, inviata dai servizi sociali come aiuto alla famiglia Muscolini. La signora Prota ha infatti dichiarato di aver riconosciuto il coltello utilizzato come arma del delitto come di proprietà della famiglia Muscolini, avendolo con molta probabilità utilizzato mentre svolgeva le proprie mansioni nella loro abitazione. Nemmeno oggi è stato possibile ascoltare la testimonianza del dottor Cortucci, il quale, analogamente alla scorsa udienza, ha addotto un legittimo impedimento per giustificare la propria assenza. La pubblica accusa ha dunque dichiarato di voler rinunciare alla sua testimonianza. Non altrettanto ha ritenuto di fare la difesa. I procuratori di Muscolini infatti, considerando le parole del Cortucci, primo tra i medici legali ad essere intervenuto sul luogo del delitto, fondamentali per sciogliere alcuni nodi ancora irrisolti circa le dinamiche dell’omicidio hanno deciso di insistere per la sua escussione. Gli avvocati Ariozzi e Barabucci a difesa dell’imputato si sono detti soddisfatti di come si è svolta l’udienza odierna ed in merito alla testimonianza della signora Prota, che a prima vista potrebbe apparire decisiva per l’esito del processo, hanno detto: “I dubbi intorno all’arma del delitto non possono dirsi ancora sciolti – e promettono – ci saranno dei risvolti sulla questione”. L’udienza è stata rinviata al prossimo trenta gennaio quando verrà ultimata l’escussione dei testi dell’accusa e avverrà il tanto atteso esame dell’imputato.
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È stato convalidato oggi l’arresto del tolentinate Roberto Paielli, fermato venerdì scorso dai carabinieri mentre in compagnia di un amico di nazionalità romena stava fumando uno spinello. A seguito del fermo gli inquirenti hanno effettuato una perquisizione domiciliare rinvenendo alcune dosi di sostanze stupefacenti pronte all’uso, un panetto di hashish da 70 grammi e un bilancino di precisione che fugavano eventuali dubbi circa un ipotetico consumo personale. Non l’ha aiutato la testimonianza dell’amico romeno che ha dichiarato di rivolgersi abitualmente a lui per procurarsi le sostanze. L’avvocato Pierlorenzo Ariozzi ha richiesto per il suo assistito, già soggetto alla misura dell’obbligo di firma, gli arresti domiciliari rimettendosi a giustizia viste le precarie condizioni di salute dello stesso. Accogliendo la richiesta della difesa il giudice ha concesso a Paielli gli arresti domiciliari.
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