Imprenditore di Tavullia tenta il suicidio
Salvato all’ultimo minuto

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Un imprenditore edile pesarese di 42 ha tentato ieri di suicidarsi, collegando il tubo di scappamento all’abitacolo del furgone della sua ditta, dove era salito per attendere la morte. L’uomo è stato salvato dai carabinieri, giunti sul posto grazie alla segnalazione di un cittadino. Secondo i militari, che indagano sull’episodio, l’imprenditore ha tentato il suicidio per le difficoltà lavorative della sua impresa, sprovvista di commesse. Secondo quanto riportano i quotidiani locali, il furgone dell’imprenditore è stato notato da un automobilista di passaggio parcheggiato a lato di una via di Tavullia (Pesaro Urbino); l’automobilista ha subito allertato i carabinieri, che sono arrivati sul posto insieme con il personale del 118. L’uomo era già svenuto, ma i soccorsi lo hanno rapidamente rianimato. Successivi accertamenti presso i familiari, hanno permesso di appurare che negli ultimi tempi l’uomo – residente a Montecchio (Pesaro Urbino), coniugato e padre di tre figli – era disperato da mesi per la mancanza di lavoro. Solo due giorni fa, anche lui ossessionato dalla paura di non poter far fronte alle difficoltà prospettate dalla crisi, un agricoltore di 54 anni si è ucciso nelle Marche impiccandosi in un magazzino nei pressi della sua abitazione a Montefiore dell’Aso. L’uomo non aveva mai dato segni di disagio, ma negli ultimi tempi, secondo quanto hanno riferito i familiari ai carabinieri, pur non avendo problemi economici, era estremamente preoccupato. (ANSA)



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